Come l’accordo tra RCS e Google può rivoluzionare il mondo dell’informazione italiana

Gli articoli de il Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e delle altre testate legate al gruppo finiranno sulle piattaforme del Big Tech, ricalcando quanto già accade nel Regno Unito, in Francia e in Australia

24/03/2021 di Enzo Boldi

I contatti nei mesi scorsi, anche sull’onda dell’evoluzione emersa nel resto del mondo. Fino all’annuncio ufficiale in prima pagina: trovato e sancito l’accordo Corriere-Google per i contenuti da pubblicare su Showcase, una delle piattaforme del gigante del web di Mountain View dedicate al mondo dell’informazione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il giornalismo italiano, con il gruppo RCS ad anticipare i tempi e seguire gli esempi già arrivati dal Regno Unito e dalla Francia. Ma anche dall’Australia nel corso dei mesi di febbraio e marzo del 2021.

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Il richiamo in prima pagina, poi l’approfondimento interno che spiega come funziona l’accordo Corriere-Google che, come ovvio, non riguarderà solamente il giornale fondato nel febbraio del 1876 da Eugenio Torelli Viollier, ma anche le altre testate che appartengono al gruppo RCS (Rizzoli-Corriere della Sera) presieduto da Urbano Cairo: La Gazzetta dello Sport, El Mundo, Marca e Expansion. Nel corso delle prossime settimane, dunque, i lettori di queste testate potranno trovare i contenuti su Showcase, la piattaforma dedicata all’editoria e all’informazione annunciata da Mountain View nel mese di ottobre dello scorso anno ed entrata in funziona alla fine del 2020.

Si tratta, come scritto nel blog di Google, di un progetto che pone davanti a sé diversi obiettivi per coinvolgere la stampa e i lettori dei giornali: «Google News Showcase aiuta gli editori partecipanti a condividere la loro esperienza e la loro voce editoriale attraverso un’esperienza di narrazione avanzata.  Questa esperienza consente ai lettori di immergersi più a fondo in storie più complesse. Li aiuta a rimanere informati sui problemi e sugli eventi che le redazioni locali, nazionali e globali evidenziano attraverso i loro panel di Google News Showcase».

Accordo Corriere-Google, come funziona e quali sono le prospettive per l’informazione italiana

Cosa cambia per i lettori dopo l’accordo Corriere-Google? A spiegarlo è lo stesso quotidiano di via Angelo Rizzoli nell’articolo, firmato Davide Casati, pubblicato sull’edizione cartacea in edicola oggi. «Showcase sarà visibile a chi usa Google News (l’aggregatore di notizie di Mountain View) e, a breve, anche su Discover (il servizio di selezione di notizie interno all’app di Google per smartphone). Gli utenti troveranno alcuni contenuti prodotti e scelti dalla redazione del Corriere in un formato ideato da un lato per valorizzare i contenuti (con timeline, elenchi puntati, articoli correlati), dall’altro per consentire ai lettori di comprendere in modo immediato quale sia la fonte delle informazioni. Una volta cliccato sul contenuto mostrato nei prodotti di Google, il lettore verrà indirizzato sul sito del Corriere della Sera». Insomma, per il lettore non ci sarà una grande differenza nella fruizione dei contenuti, ma verranno pubblicati articoli di approfondimento (scelti dalla redazione) che saranno valorizzati (anche a livello grafico) per una lettura più efficace.

Cosa cambia per l’editoria

Cambiamenti per i lettori, ma anche per gli editori. Da anni, infatti, si è aperta una discussione su come i giganti del web (parliamo di Google, ma anche di Facebook) abbiano fagocitato il mondo del giornalismo provocando anche ingenti perdite economiche (prima dell’arrivo del paywall adottato da alcune testate giornalistiche su determinati articoli, la remunerazione dei contenuti arrivava solamente dalle pubblicità inserite nel corpo dei contenuti pubblicati in forma digitale). L’accordo Corriere-Google – come accade già in altre realtà disseminate lungo l’intero asse terrestre – «offre ai suoi utenti l’accesso a contenuti affidabili e approfonditi a fronte di una remunerazione agli editori aderenti».

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