Lo scrittore statunitense Shaun King propone di abbattere le statue di Gesù bianco

Shaun King è uno scrittore americano che ha incominciato una vera e propria campagna contro le statue di Gesù perché danno una rappresentazione estetica del personaggio secondo canoni occidentali. La questione dell’abbattimento delle statue in giro per il mondo la conosciamo bene tutti ormai, da quelle di Winston Churchill, passando per Leopoldo II fino a Cristoforo Colombo. Lo scrittore ha iniziato, tramite Twitter, a spiegare le ragioni per le quali le statue di Gesù in giro per il mondo andrebbero abbattute.

LEGGI ANCHE >>> Alessandro Barbero dice che abbattere le statue è «persino razzista»

Shaun King e la campagna contro le statue Gesù, forma di supremazia bianca

Tra i tweet più clamorosi fatti dallo scrittore statunitense troviamo, senza dubbio, quello in cui afferma che tutte le statue bianche di Gesù e tutte le rappresentazioni date in questo modo andrebbero abbattute e cancellate. «Si, penso che le statue che rivendicano Gesù come bianco e europeo dovrebbero essere buttate giù. Sono anch’esse una forma di supremazia bianca. Lo sono sempre state», afferma King, aggiungendo che «nella Bibbia, quando la famiglia di Gesù voleva nascondersi e mimetizzarsi, indovinate dove sono andati? Egitto! Non Danimarca. Abbattetele tutte». L’autore ha aggiunto che anche tutti i murales di «Gesù bianco» e della «madre europea», dei «loro amici bianchi» dovrebbero essere cancellati perché tutte «totale forma di supremazia bianca, creati come strumenti di oppressione».

Abbattere le statue di Gesù bianco fatte ieri potrebbe cambiare il nostro oggi?

Fino a che si parla di personaggi che hanno avuto un ruolo nel colonialismo e nell’oppressione delle persone nere storicamente parlando, è giusto e doveroso aprire una riflessione in merito e capire se statue e monumenti possono risultare, nella società di oggi, inadeguati e un insulto alla sensibilità di qualcuno. Per le statue di Gesù bianco la situazione è un po’ diversa. Lottare per il Black Lives Matter è imperativo per tutti quanti ad oggi e, proprio per questo, la campagna promossa da King potrebbe distogliere l’attenzione dal qui e ora. Seguendo la logica della proposta estrema dello scrittore, infatti, bisognerebbe andare ad abbattere anche alcuni massimi simboli e monumenti del Cristianesimo, dalle statue in piazza San Pietro al Cristo Velato o, ancora, il Cristo di Rio de Janeiro.

Gesù bianco e occidentale non è giusto, ma l’estremismo non paga

Tutte queste rappresentazioni di Gesù sono bianche e con tratti occidentali e, senza subbio alcuno, questo non fa fede alla realtà. Gesù Cristo non aveva tratti occidentali. Il punto, però, non è l’accuratezza storica o l’affermazione della supremazia bianca sulla costruzione della figura di Gesù. Sicuramente è giusto far notare che bianco non era e che le statue sono una rappresentazione scorretta, ma finisce lì. Istigare alla violenza e all’abbattimento sfociando in una forma di estremismo è pericoloso. In primo luogo, si rischia di distogliere eccessivamente l’attenzione da tutto quello che dovremmo fare – concretamente e nel presente – per migliorare la struttura di una società in cui le persone che ancora vengono discriminate per il colore della loro pelle. I secondo luogo, non sarà combattendo l’estremismo con l’estremismo che riusciremo ad ottenere quello che è giusto e, anzi, ci sarà sempre chi ne approfitterà per farne una questione politica (vedi Giorgia Meloni che ha parlato di statue di Cristoforo Colombo abbattute dall’«odio cieco della sinistra» con «prepotenze degne dell’ISIS»).

Share this article