18 Regali, il cast racconta la commovente storia di Elisa Girotto

Elisa Girotto ha commosso il mondo quando ha deciso di mettere da parte 18 lettere e 18 regali per la figlia appena nata una volta saputo che stava per morire.  Una storia vera, d’amore e di dolore, che grazie alla magia del cinema mostra l’incontro che nella realtà non ci potrà mai essere tra madre e figlia.

Nelle sale italiane dal 2 gennaio con Lucky Red, 18 regali è l’opera ultima di Francesco Amato, quest’anno già acclamato regista per Rai 1 di Imma Tataranni e qui davanti alla sfida più difficile ed intensa della sua carriera, quella di raccontare una storia vera è terribilmente drammatica. Una storia di cui è stato testimone il marito di Elisa, Alessio Vincenzotto, presente a Roma alla presentazione:

“Elisa vedeva la vita per quello che era e la affrontava sempre con il sorriso sulle labbra, non perdendosi mai d’animo e godendo di ogni secondo che le veniva concesso. Spero che la storia di mia moglie aiuti le persone a riflettere sull’importanza dell’amore verso la vita, che va sempre vissuta a pieno, anche nei momenti di difficoltà

Ecco cosa ci ha raccontato invece il regista di 18 regali:

Ricordo ancora che quando sentii la notizia di Elisa alla radio e la rigettai, mi spaventò. Il giorno successivo mi chiamò Andrea Occhipinti per cercare di capire come far diventare questa storia un film. Ho provato a capire come farlo fino da quando, era l’ottobre del 2017, sono andato per la prima volta a trovare Alessio, che mi ha aperto le porte della sua casa ad appena un mese dalla morte di  Elisa. Mi ha svelato il suo immaginario e fatto leggere le lettere che ha lasciato, di grande potenza emotiva, piene di volontà di misurarsi con un futuro che non sarebbe stato suo con la consapevolezza di essere  a pochi giorni dalla morte. Mi colpì il tono, che mi convinse a raccontare questa testimonianza, non la loro storia, il messaggio di speranza che veicola poi il film, che ha come riferimento certo il melodramma non italiano e un’ambientazione che può ricordare più una provincia americana. Una storia d’amore non poteva evitare un incontro fra madre e figlia e da lì ho costruito un legame psicanalitico, più che onirico. Con Alessio si è creata una bella complicità, tutti abbiamo messo più di quanto siamo soliti fare  a causa del senso di responsabilità nei confronti di Elisa e della famiglia, che ci ha dato grande slancio”.

Il regista continua spiegando come questo sia un film fatto per Elisa, ma anche per la piccola Anna che forse grazie alla magia del cinema un giorno capirà quanto la mamma la amasse:

“Oltre che per il pubblico, oltre che per i produttori e i colleghi, è come se questo film fosse fatto anche per Elisa. Quando abbiamo scelto di raccontare la storia d’amore tra Elisa e sua figlia Anna, una storia impossibile poiché la madre non sopravvive alla malattia, ci siamo dovuti porre la domanda: si può fare un melodramma senza un abbraccio? Senza un incontro? Tra due personaggi lontani nel tempo? Ebbene sì, grazie al cinema si può fare. Credo che questo film intercetti lo specifico del cinema, la sua vocazione più alta: dominare il tempo, vincerlo, per restituire ai personaggi quell’incontro che la realtà ha reso impossibile. Forse un giorno Anna vedrà questo film e anche se non sarà la stessa cosa, percepirà l’abbraccio di sua madre. Ma non solo lei. Credo che 18 Regali sia un film universale e che ciascuno di noi possa sentirsi investito dall’emozione di una storia che tocca i temi dell’amore, della perdita, del tempo che divide

Vittoria Puccini “Con 18 regali raccontiamo un inno alla vita”

18 regali
18 regali

La grandissima responsabilità di portare sullo schermo Elisa in 18 regali è toccata a Vittoria Puccini, che non nasconde le emozioni:

Abbiamo iniziato andando due giorni a casa di Alessio, che ci ha messo a disposizione con generosità un materiale così intimo e prezioso, che abbiamo cercato di maneggiare con la massima cura e il rispetto che una storia così meritava. È stato molto emozionante vederlo tirare fuori dall’armadio i regali già pronti, o leggere le sue lettere, ho sentito subito che emanavano vibrazioni positive che accompagneranno la figlia, questo gesto è un inno alla vita. Questa mamma straordinaria ha avuto la forza di non concentrarsi sul presente, ma di proiettarsi nel futuro della figlia, chiedendosi come potesse accompagnarla, pur non essendo fisicamente con lei. Nelle lettere emerge una nobile semplicità, un’eredità fatta di cose concrete e pratiche, come il richiamo all’organizzazione di chi accompagnerà la figlia all’asilo il giorno che il padre non potrà. Del resto era super organizzata, scriveva liste per tutto. In questi 18 regali è come se le avesse lasciato un vero è proprio kit di sopravvivenza, invitandola a vivere in pieno. Naturalmente poi sarà lei a camminare con le proprie gambe, come è giusto e come noi mamme sappiamo bene. Ogni spettatore reagirà in maniera diversa, in base alla sua sensibilità e al proprio vissuto”.

18 regali
18 regali Benedetta Porcaroli

Benedetta Porcaroli, che interpreta la piccola Anna nel futuro, sottolinea come oltre alle lacrime questa storia la abbia anche divertita sotto certi aspetti:

Non voleva lasciarci come eredità i massimi sistemi, ma la figlia Anna nel film si trova a 18 anni nel momento più difficile, dopo aver scartato ogni anno dei regali senza la mamma, facendo emergere cose con cui magari non aveva pienamente fatto i conti. Uscendo non sapevo se piangere o ridere, non riuscivo a capire pienamente se mi avesse insegnato qualcosa o fosse solo una storia di due donne che non si conoscono e imparano a scoprirsi l’un l’altra. Sono molto felice di aver fatto un film così sincero, che non vuole insegnare qualcosa o giudicare, ma mettere al centro persone meravigliosamente semplici. Nessun intento ricattatorio ci ha guidato, mi è stato chiaro fin dalle prime prove, ma la voglia di raccontare le alterne emozioni di tre coppie, con i loro conflitti e le loro diversità. Non è solo un dramma, ci sono anche momenti divertenti”

Nel cast anche una bravissima Sara Lazzaro, che interpreta Carla, personaggio di finzione ma ispirato ad una delle amiche di Elisa Girotto:

Questa è la storia di un’amore incredibile. Io interpreto la sua amica Carla che conosce nel reparto di oncologia, ma che a differenza sua ce la farà e accompagnerà anche la figlia in questo viaggio doloroso e emozionante. Posso definire anche il mio come un personaggio comico, non ne avevo mai fatto così. Sul set, anche per via della storia, si è creato un rapporto molto empatico con tutti. È da un po’ che non faccio film in Italia quindi spero che sia un gran ritorno con una bella storia”.

18 regali sarà al cinema dal 2 gennaio con Lucky Red.

 

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