In media stat virtus: si dimette il commissario Zuccatelli

I giornali hanno scovato quei video e ora è arrivato il passo indietro dopo il colloquio con Speranza

16/11/2020 di Enzo Boldi

Avanti il prossimo, con la speranza (non il ministro, anche se deve essere ovviamente tirato in causa) che il terzo nome sia quello giusto per trovare un commissario in grado di risollevare la situazione della Sanità in Calabria. E questa volta, come già accadde con Saverio Cotticelli, il ‘merito’ è dei media che, sfruttando l’onda lunga dei social, sono andati a scavare nel passato (anche quello più recente) di Giuseppe Zuccatelli, appena nominato (anche se mancava ancora l’incarico effettivo) commissario alla Sanità calabrese. E ora, dopo una telefonata con il Ministero della Salute, è arrivato il suo passo indietro.

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Da chi (Cotticelli) non sapeva di dover attuare un piano anti-Covid in Calabria (chiedendo lumi a un usciere sulla situazione delle terapie intensive sparse per la Regione), a chi aveva avuto un approccio poco consono rispetto all’emergenza sanitaria (Zuccatelli), tanto da parlare di mascherine inutili e contagio difficile da diffondere: «Perché per beccarti il virus, se io fossi positivo, tu sai cosa devi fare? Devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca. Altrimenti non te lo becchi il virus».

Zuccatelli si dimette dopo che i media hanno pubblicato le sue strampalate uscite

Insomma, la misura era colma ancor prima di iniziare. Ma il governo, per la seconda volta nel giro di pochi giorni, ha dovuto ‘sfruttare’ i media che hanno rivelato e messo in evidenza quelle dichiarazioni. Insomma, giornali (quotidiani cartacei e siti di informazione online) e social, questa volta, hanno dettato l’agenda setting al governo. Anzi, l’agenda delle cose da fare. Ora è tempo per un nuovo commissario in Calabria, sperando di non dover andare a scavare nel passato di nessuno e che la scelta sia priva di controindicazioni. Perché ora è il tempo di agire, senza un nuovo passo indietro.

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