No, le zanzare che circolano in questo periodo non hanno nulla a che vedere con Bill Gates
È stato accusato di aver diffuso 30 milioni di zanzare infette di batteri a partire da una sua azienda in Colombia
12/10/2022 di Redazione
Complice anche il prolungarsi delle stagioni estive in seguito al cambiamento climatico, intorno a noi è tutto un ronzio di zanzare. Lo si nota da qualche anno e, anche nel 2022, la tendenza non si è fermata. Tuttavia, pur di negare i cambiamenti climatici, i soliti professionisti della disinformazione sui social network preferiscono attribuire tutto ai complotti. Su diverse piattaforme, infatti, si stanno diffondendo post come questo: «La “fabbrica di zanzare” colombiana di Bill Gates alleva 30 milioni di zanzare infettate da batteri a settimana. Vorrebbe disseminarle per il mondo a scopi benefici. Spiegatemi poi perché questi personaggi li chiamano filantropi se sono Russi sono oligarchi».
#noncielodicono anzi sì pic.twitter.com/rvUYrUKXap
— Radiosilvana aka RadioDevianza Con l’Ananas 🐧🐧🐧 (@radiosilvana) October 12, 2022
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Zanzare di Bill Gates, l’ennesimo complotto via social network
Non c’è nessuna fabbrica colombiana di zanzare, né tantomeno quelle che si vedono nelle nostre città fanno parte di un progetto mirato a diffondere strane malattie sulla popolazione. Un progetto che, ovviamente, viene attribuito a Bill Gates, che – da oltre tre anni a questa parte, finisce per essere il protagonista di tutte le storie più assurde che la popolazione social cerca di diffondere.
La questione delle zanzare di Bill Gates, in realtà, poggia le sue fondamenta su alcuni esperimenti che il fondatore di Microsoft aveva fatto in passato. Durante un TED, ad esempio, liberò nella sala conferenze una serie di esemplari di zanzare – completamente innocue – per sensibilizzare i presenti sulle condizioni di vita in cui si trovavano a portare avanti l’esistenza gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo. Il TED del 2009 parlava di come le zanzare, nei Paesi poveri, diffondessero delle malattie come la malaria e di quanto il divario tra questi stessi Paesi e l’emisfero occidentale passasse anche da una circostanza come questa. La diffusione delle zanzare in sala, in ogni caso, non ha nulla a che vedere con la presenza – in ottobre inoltrato – di zanzare nel nostro Paese o in altri Paesi del mondo.
Così come non c’è alcun collegamento con l’esperimento dell’azienda biotech Oxitec, che nel 2021 aveva diffuso 150mila esemplari di zanzare di una specie che, effettivamente, veicola delle malattie nell’uomo. Tuttavia le 150mila zanzare liberate dall’azienda erano state depotenziate nel loro patrimonio genetico, proprio per impedire questa trasmissione: la liberazione di un quantitativo così importante di zanzare serviva proprio a far riprodurre una specie, modificata geneticamente, che fosse meno nociva rispetto a quella originaria. Il progetto, in ogni caso, non era stato commissionato dalla fondazione di Bill Gates, ma semplicemente sovvenzionato dalla stessa fondazione (insieme a tante altre realtà che lo avevano finanziato). Ma di certo non c’era nessuna intenzione di diffondere delle malattie nell’uomo. Semmai, l’obiettivo era proprio il contrario.