Zaia si affida al «senso di responsabilità dei veneti», ma se salgono i ricoveri in intensiva si richiude
29/04/2020 di Ilaria Roncone
Luca Zaia, il governatore del Veneto, ha chiarito nel suo punto stampa quotidiano sulla situazione coronavirus che riaprire oggi non significa non poter chiudere nuovamente in futuro. Il programma di ripartenza del Veneto, che ha posto fine al lockdown e ha autorizzato i cittadini a spostarsi verso le seconde case – purché entro i confini della regione-, ha tempistiche diverse da quello del resto d’Italia per via dei dati. A deciderlo è stato Zaia, il quale però ha anche chiarito che la concessione può essere revocata in qualunque momento se i numeri dovessero cambiare.
LEGGI ANCHE >>> La differenza tra la gestione della Lombardia (14% di mortalità) e Veneto (3,3%) in due parole
La fiducia di Zaia nel «senso di responsabilità dei veneti»
Zaia ha chiarito che la ripartenza in Veneto è basata non solo sui dati e su «nuove modalità per gli ingressi in ospedale dal 4 maggio», atte ad evitare la diffusione nel virus negli ospedali. Proprio la mancata ospedalizzazione dei primi casi di coronavirus è stata la ragione per cui in Veneto i casi e i morti sono stati limitati. Sceglie di avere «fiducia conoscendo il senso di responsabilità dei veneti» e di compiere un «rande atto di responsabilità» firmando le ordinanze che permettono le ripartenza. «Siamo consapevoli che il virus non è sparito, ma dovremo conviverci, ma lo si può affrontare anche con la riapertura».
«Se raggiungiamo un dato numero di ricoverati in terapia intensiva chiudiamo nuovamente»
«Lo dico subito e in maniera trasparente: stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere», chiarisce Zaia. Per coloro che entrano in ospedale a partire dal 4 maggio ci sarà una prassi precisa da rispettare: il tampone sarà obbligatorio per chiunque si ricoveri o debba programmare un intervento chirurgico; le visite saranno consentite solo a una persona per volta e il pre-triage in pronto soccorso sarà mantenuto. Per stabilire numero massimo di posti intensivi raggiungibile prima di stringere nuovamente le misure di contenimento e isolamento del virus Zaia ha parlato di un «modello che ci dica qual è la soglia di ricoverati negli ospedali e nella terapia intensiva, raggiunta la quale si dovrà tornare a chiudere».
(Immagine copertina dal video del bollettino Veneto oggi di Zaia)