La vera storia di Yulin: il festival in Cina dove vengono uccisi migliaia di cani

A Yulin, in Cina, ogni anno inizia il festival della crudeltà. Cani (ma anche gatti) vengono catturati in modo illegale, rinchiusi in gabbie, torturati e uccisi al Dog Meat Festival. Secondo la cultura asiatica mangiare carne di cane nel giorno del solstizio d’estate, porta fortuna e salute ma il controverso evento sta scatenando diverse reazioni sui social e petizioni on line che chiedono lo stop immediato della mattanza che uccide 10 mila cani ogni anno, secondo le stime delle associazioni animaliste. In Cina il commercio della carne di cane è legale ma secondo determinati canoni tra cui l’indicazione della provenienza da un allevamento certificato.

yulin cani festival
Cani in gabbia a Yulin,
21 giugno 2015
(foto STR/AFP/Getty Images)

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YULIN: CANI SEQUESTRATI CON I COLLARI

-Cosa succede a Yulin? Il far west. Da anni gli abitanti della zona denunciano furti di animali dalla propria fattoria o abitazione di casa. «Sono andato a un macello a Yulin pochi giorni fa», ha raccontato il fondatore di Duo Duo Andrea Gung alla BBC News. «I cani e gatti indossavano collari di diverse dimensioni e razze». «La cosiddetta festa del solstizio d’estate a base di carne di cane non esiste», ha ribadito il governo in una dichiarazione. «Né il governo né le organizzazioni di Yulin hanno mai tenuto tali attività». In realtà sul “festival” ci sono ampi riscontri fotografici e video. Non ultimo Vice che l’anno scorso ha documentato cosa accade.

YULIN: IL GOVERNO NEGA

– In Cina, insomma, si cerca di minimizzare il fenomeno. L’anno scorso l’agenzia statale Xinhua – per esempio – ha parlato solo di un evento «popolare locale, senza l’approvazione ufficiale». Ed è proprio qui il punto di Yulin. I macelli avvengono in modo del tutto illegale. «Ora dobbiamo farlo come se fossimo dei ladri», ha raccontato il proprietario di un ristorante locale, secondo quanto riporta l’Associated Press. Le associazioni animaliste parlano di animali catturati con reti, drogati, avvelenati e poi rinchiusi in gabbie minuscole fino a che non vengono uccisi o venduti per la loro carne.  Sui social sotto l’hashtag #StopYulin2015 si invita a bloccare la manifestazione ma c’è chi fa di più. L’americana Duo Duo Animal Welfare Project ha lanciato una petizione online , invitando il governatore Yulin Chen Wu ad annullare la manifestazione. Sono oltre 700 mila le  firme raccolte. Il gruppo ha anche pubblicato un video denuncia su YouTube.

 

YULIN: IL RISCHIO RABBIA

– Altro fattore da non sottovalutare è il rischio alto di rabbia e le precarie condizioni sanitarie. La Cina è il secondo paese con il più alto numero di persone che hanno contratto la malattia. La provincia di Guangxi ha il maggior numero di casi. Yulin è tra le “prime dieci città” con il maggiore tasso di rabbia tra gli esseri umani. Peter J. Li, professore associato alla East Asian politics at the University of Houston-Downtown e rappresentante in Cina della Humane Society International conosce bene il mercato della carne cinese. «Qui non si tratta solo del benessere degli animali», ha affermato Li al New York Times. «Si tratta di una questione di salute pubblica. Dopo il trasporto a lunga distanza, la maggior parte dei cani sono malati o già morti». Quest’anno anno il Dog Meat Festival parte il 22 giugno.

(Foto di STR/AFP/Getty Images)

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