Ammettetelo, sentivate proprio il bisogno dei «tiktok» di YouTube?

La funzione YouTube Shorts, testata in India, sta per sbarcare negli Stati Uniti

17/02/2021 di Redazione

Che la strada sia ormai spianata verso il minimo sforzo nella fruizione dei video, è una questione ormai scontata. Lo abbiamo sperimentato con le Instagram Stories prima, con i video su TikTok poi e con gli Instagram Reels in risposta definitiva. Per non restare escluso da questa “corsa agli armamenti”, anche YouTube – che è stata una delle prime piattaforme a imporsi per i suoi contenuti video – cerca ora di seguire l’onda lunga del successo di questo format. Gli YouTube Shorts sono dei video di 15 secondi, a fruizione rapida, che sono già stati sperimentati in India e che, verosimilmente dal mese di marzo, sbarcheranno – in una versione beta – anche negli Stati Uniti.

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YouTube Shorts, perché hanno avuto successo in India

A settembre 2020 – ma sono dati fortemente condizionati dall’impatto mondiale della pandemia di Coronavirus – il format è stato lanciato proprio in India dal colosso del web, facendo registrare, a gennaio 2021, una media di 3.5 miliardi di visualizzazioni al giorno. Questo ottimo riscontro è stato la leva che ha convinto YouTube a tentare la strada occidentale per la prova del nove definitiva rispetto alla buona riuscita del progetto. Dal mese di marzo, quindi, il prodotto è atteso negli Stati Uniti.

Non è scontato che l’esito possa essere lo stesso: ricordiamo, ad esempio, che l’India ha bandito TikTok dal territorio dei propri stati e, dunque, su questa tipologia di contenuto (il video breve che ha reso TikTok celebre in tutto il mondo) si è spalancata una vera e propria prateria, che ha permesso a YouTube Shorts di monopolizzare, in pratica, il mercato.

Come funziona questo nuovo format di YouTube

YouTube Shorts è un formato video da 15 secondi (ma c’è una versione anche leggermente più estesa da 60 secondi), può essere accompagnato da una canzone, può essere alterato nella sua velocità o nell’inserimento di più clip sovrapposte l’una all’altra, può essere registrato servendosi di un timer che aiuta l’utente a restare nei massimi consentiti dal format. Non sarà, com’è ovvio, il formato nativo di YouTube, ma sarà possibile consultare video di questa tipologia in una sezione apposita dell’app o della versione desktop del portale.

Ecco, se in India questo formato ha avuto successo per assenza, di fatto, di concorrenza, in occidente questa tipologia di contenuto avrà molte più difficoltà a imporsi visto il grande traffico di format simili che si sta generando grazie a TikTok o a Instagram/Facebook. YouTube, in ogni caso, è deciso ad accettare la sfida e – anzi – potrebbe allargare il suo utilizzo ad altre parti del mondo entro la fine del 2021.

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