Come funziona la privacy su Whatsapp
Dal 15 maggio entrano in vigore tutte le limitazioni per chi non ha accettato la modifica delle condizioni d'uso
19/03/2021 di Redazione
Internet e la rete, in tutte le sue sfaccettature, porta con sé molte discussioni sul livello di sicurezza per gli utenti-naviganti. Vale per la classica navigazione web, ma anche per tutte le applicazioni che utilizziamo per rimanere sempre connessi e comunicare con gli altri. Uno dei temi di maggiore attualità è la situazione privacy Whatsapp: A “causa” dell’ultimo aggiornamento, infatti, molti utenti hanno espresso preoccupazione sull’ultima informativa che, di fatto, impedirà l’utilizzo della chat di messaggistica a chi non l’avrà accettata entro il 15 maggio del 2021.
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Proviamo a fare un viaggio nelle novità sulla privacy Whatsapp, analizzando il tema in tutte le sue sfaccettature. Partiamo dalle modifiche che sono state indicate proprio sul blog della famosa app di messaggistica istantanea.
«Le modifiche all’Informativa sulla privacy forniscono ai nostri utenti maggiori dettagli su come gestiamo le loro informazioni. Abbiamo aggiunto ulteriori dettagli ad alcune sezioni della nostra Informativa sulla privacy e abbiamo inserito sezioni nuove. Inoltre, abbiamo semplificato l’impaginazione dell’Informativa sulla privacy per agevolarne la consultazione da parte degli utenti».
Whatsapp sottolinea come le chat rimarranno crittografate end-to-end. Questo vuol dire che i messaggi scambiati tra gli utenti, non verranno condivise con parti terze e rimarranno private tra chi ha inviato un testo, un video, una foto, un vocale e chi l’ha ricevuto.
«Con la crittografia end-to-end, i messaggi sono protetti da un lucchetto, e soltanto tu e il destinatario dei messaggi ne possedete la chiave che permette di sbloccarli e leggerli. Tutto questo avviene automaticamente: non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione per proteggere i messaggi».
Insomma, come ha sempre rassicurato l’app di messaggistica istantanea – anche con aggiornamenti settimanali pubblicati negli aggiornamenti di status – la modifica dell’informativa sulla privacy Whatsapp riguarderà solamente le comunicazioni aziendali e con le aziende.
Privacy Whatsapp, come funziona l’aggiornamento
Ma l’utente dovrà, comunque, accettare le nuove condizioni di utilizzo entro il 15 maggio. Da quel giorno, chi non ha dato il suo consenso non potrà più inviare e ricevere messaggi, come spiegato nelle FAQ pubblicate sul sito ufficiale.
«Per darti tempo sufficiente per esaminare le modifiche secondo i tuoi ritmi e convenienza, abbiamo esteso la data di validità al 15 maggio. Se non hai accettato entro tale termine, WhatsApp non eliminerà il tuo account. Tuttavia, non avrai la piena funzionalità di WhatsApp finché non accetti. Per un breve periodo sarai in grado di ricevere chiamate e notifiche, ma non sarai in grado di leggere o inviare messaggi dall’app».
Insomma, l’informativa privacy Whatsapp deve essere necessariamente accettata dall’utente, altrimenti il suo account non funzionerà più. Ma rimarrà attivo.
La privacy, come gestirla a livello tecnico
Al netto di tutte le novità previste dall’aggiornamento di Whatsapp, la privacy sull’app di messaggistica istantanea ha degli aspetti anche tecnici e gestibili da ogni singolo utente. Per la gestione autonoma di un singolo account, basta andare su “impostazioni”, proseguire su “account” per poi entrare nella sezione “privacy”. Lì troviamo questo.
È possibile rendere visibile a tutti, ai “miei contatti” o a nessuno l’orario dell’ultimo accesso all’app, l’immagine del profilo e le info. Discorso leggermente differente per gli aggiornamenti di stato.
In questo caso, la privacy Whatsapp si sviluppa su tre livelli: la possibilità di rendere visibile l’aggiornamenti di stato ai contatti presenti in rubrica, ma anche selezionare a quale contatti non mostrarlo. Fino alla possibilità di condividerlo con qualcun altro.
Un’ulteriore possibilità che si può attivare o disattivare sull’app è la conferma di lettura, ovvero le famose spunte blu. Qualora l’utente decidesse di spuntare questa opzione, riceverebbe l’avvertimento visivo di un messaggio inviato, ricevuto e letto. Altrimenti, rimarrebbe il sistema della doppia spunta (inviato e ricevuto), ma senza la colorazione blu dell’avvenuta lettura di un messaggio, una fotografia o un video. Discorso differente per gli audio: in questo caso, infatti, la privacy non può essere toccata e la spunta blu è “inevitabile”.
Tutta il resto della gestione della privacy Whatsapp
Nel sistema della privacy Whatsapp rientra anche la gestione dei gruppi. Come accade per tutte le altre voci inserite tra le impostazioni, infatti, si può scegliere chi può aggiungere il nostro contatto a un gruppo (tutti, i miei contatti, i miei contatti eccetto…). Poi, sempre attraverso le impostazioni, si può anche decidere se Whatsapp possa accedere alla posizione in tempo reale: per condividerla, l’app «deve poter accedere alla posizione del dispositivo anche quando l’app non è in uso. Puoi abilitare l’accesso delle impostazioni del dispositivi».
Poi, gli ultimi due punti. Il primo riguarda la possibilità di bloccare alcuni contatti che abbiamo in rubrica. Questo impedirà di comparire nelle “rubriche” Whatsapp della persona bloccata (quindi non sarà possibile inviare e ricevere messaggi, audio, video e foto, da quel contatto).
Ultima, ma non per importanza, la possibilità di sbloccare Whatsapp con l’impronta digitale (ovviamente funzione riservata per gli smartphone che utilizzano la scansione per la rilevazione biometrica).