Weibo renderà pubbliche le posizioni degli utenti tramite i loro indirizzi ip per “contrastare le frodi”

L'equivalente cinese di Twitter intende ripulire la piattaforma e lo fa mostrando la posizione di alcuni utenti per contrastare i loro cattivi comportamenti

29/04/2022 di Martina Maria Mancassola

Weibo pubblica gli indirizzi ip di alcuni suoi iscritti: l’equivalente cinese di Twitter ha fatto sapere di aver adottato un piano per pubblicizzare gli indirizzi IP di alcuni suoi utenti e questa decisione sarebbe necessaria come strumento per combattere le frodi e i comportamenti dannosi sulla sua piattaforma. Secondo Reuters, la nuova funzionalità sarebbe già entrata in vigore, non potrebbe essere più disattivata dagli utenti interessati e comporterebbe che le rivelazioni IP si applichino solo agli utenti Weibo che si trovano al di fuori della Cina. Per quelli all’interno della stessa, la piattaforma rivelerà una posizione «generale», cioè la regione o la provincia in cui vivono ma manterrà nascosti i loro indirizzi IP. Questa differenza risiede nel fatto che, secondo la piattaforma, molte campagne di disinformazione sarebbero seminate da utenti che si trovano in paesi stranieri.

Leggi anche > Le istruzioni per la censura sulla crisi russo ucraina in Cina diffuse per errore

Weibo pubblica indirizzi ip di alcuni utenti rendendo note le loro posizioni per contrastare i loro cattivi comportamenti sul social

Sina Weibo è uno dei principali social utilizzati in Cina. È un misto fra Twitter e Facebook e secondo alcuni dati più del 30% delle persone che hanno accesso a internet in Cina userebbe Sina Weibo. Purtroppo, da ultimo, il social è stato anche utilizzato per diffondere delle istruzioni su come assimilare le notizie sulla guerra russo-ucraina: l’ennesima attività di disinformazione in Cina sulle sorti del conflitto. Ora, parliamo del social per via della decisione della piattaforma di rendere publiche le posizioni di alcuni suoi utenti per «contrastare le frodi». Sono più di 530 milioni le persone che utilizzano la piattaforma Weibo in un giorno, e questo la rende molto più grande di Twitter che ha «solo» 229 milioni di utenti, secondo gli ultimi rapporti. Ma le due piattaforme hanno avuto gli stessi problemi; infatti Weibo, come Twitter, ha avuto un grande problema con la disinformazione divulgata tramite la sua piattaforma, tanto per le campagne relative al Covid-19 quanto per la guerra in Ucraina. L’azienda in passato aveva provato ad adottare misure meno drastiche, come la disabilitazione degli account legati a importanti reti di influenza.

In una recente dichiarazione, la società ha dichiarato che la modifica attuale è stata progettata per «ridurre comportamenti scorretti come impersonare parti coinvolte in problemi di attualità, disinformazione dannosa e raschiamento del traffico e per garantire l’autenticità e la trasparenza dei contenuti diffusi», aggiungendo che «Weibo si è sempre impegnata a mantenere un’atmosfera di discussione sana e ordinata e a proteggere i diritti e gli interessi degli utenti per ottenere rapidamente informazioni reali ed efficaci». L’idea di innalzare barriere per limitare e combattere la disinformazione via web è un passo che tutte le piattaforme social dovrebbero sostenere. Ma forse rendere pubblici gli indirizzi IP degli utenti non è la mossa giusta per combattere la disinformazione e le frodi.

Share this article
TAGS