Le istruzioni per la censura sulla crisi russo ucraina in Cina diffuse per errore
Su Weibo è comparso un post - scritto da un media nazionale - che spiegava come affrontare dal punto di vista della cronaca la crisi russo-ucraina
23/02/2022 di Gianmichele Laino
Weibo, lo sappiamo, è uno dei social network maggiormente diffusi in Cina. Si tratta, infatti, di una versione che si trova a metà tra Facebook e Twitter ed è molto utilizzato dagli organi di informazione per dare notizie in tempo reale. Tuttavia, per la testata di proprietà del gruppo Xīn Jīng Bào (che ha la sua versione internazionale sotto il nome di Beijing News), è stato anche un modo per diffondere – ovviamente in maniera del tutto involontaria – delle istruzioni su come affrontare le notizie che arrivano dal confine tra Russia e Ucraina. Si scoperchia, dunque, un vaso di Pandora anche su una attività di disinformazione in Cina in merito al conflitto.
LEGGI ANCHE > Disinformazione in Europa, non solo Covid: aumentano le fake news sulla crisi in Ucraina
Disinformazione Cina sul conflitto Russia-Ucraina
Detailed censorship instructions for dissemination of reports and comments on the Russian-Ukraine conflict, mistakenly leaked⬇️⬇️⬇️
*Shimian account belongs to 新京报 (Beijing News).
*人新央 refers to, presumably, People’s Daily, Xinhua Agency & CCTV. pic.twitter.com/VoZSj08goS
— (@lingli_vienna) February 22, 2022
I fatti: il 22 febbraio è comparso sulla pagina Weibo che può essere collegata al gruppo editoriale Beijing News. Qualche ora dopo, questo messaggio è sparito. Nel messaggio si diceva che bisognava in qualche modo tutelare la Russia da qualsiasi contenuto mediatico che andasse a dipingere la nazione guidata da Putin in maniera negativa. Allo stesso tempo, si invita all’astensione dai commenti rispetto sia alle reazioni degli Stati Uniti, sia dell’Unione Europea.
Qualcuno si è chiesto insistentemente in queste ore il perché del silenzio della Cina sulla questione che riguarda la Russia e l’Ucraina. Bene, questo scivolone sui social network indica chiaramente come – almeno dal punto di vista mediatico – la Cina stia cercando di dipingere in maniera positiva l’atteggiamento della Russia, senza tuttavia sbilanciarsi troppo nei confronti dell’Occidente. Sempre nell’ambito della comunicazione della crisi russo-ucraina sui media locali, il Washington Post ha citato un’altra presa di posizione di Ming Jinwei, uno dei più importanti giornalisti della Xinhua News Agency: in una pagina blog di WeChat avrebbe scritto: «La Cina deve sostenere la Russia con supporto emotivo e morale mentre si astiene dal trattare male gli Stati Uniti e l’Unione Europea». L’obiettivo, sempre in questa conversazione, sarebbe garantirsi un supporto russo – e della comunità internazionale in generale – quando la Cina affronterà, in maniera definitiva, la situazione di Taiwan.