La diffusione, anche in Italia, della bufala di von der Leyen e del Codice di Norimberga

Tuttavia, questa informazione non è mai stata condivisa dalla presidente della Commissione Europea

20/12/2021 di Redazione

Ursula von der Leyen non vuole l’abolizione del codice di Norimberga. Sembra davvero superfluo evidenziarlo, eppure anche in Italia – nonostante la fake news fosse stata abbondantemente smentita da diversi organi di stampa internazionali come l’Associated Press – il team di Facta News (che supporta il fact-checking dei contenuti condivisi su Facebook dagli utenti del nostro Paese) ha scoperto alcuni post che vanno nella direzione opposta.

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Ursula von der Leyen non vuole abolire il codice di Norimberga

Il Codice di Norimberga è uno dei retaggi della seconda guerra mondiale. In seguito agli esperimenti portati avanti dai medici nazisti in alcuni campi di concentramento, si decise di tracciare i punti etici che devono sempre caratterizzare le sperimentazioni mediche, separandole nettamente dalle torture. Ovviamente, la fake news di Ursula von der Leyen che avrebbe detto di essere pronta a rinunciarci è stata letta in chiave no-vax, a proposito delle vaccinazioni contro il coronavirus che sono a disposizione in questo momento in Europa. La narrazione – distorta – è sempre quella del vaccino come “siero sperimentale”, una affermazione che – com’è noto – non trova alcuna corrispondenza scientifica dal momento che, prima di essere resi disponibili al pubblico, tutti i vaccini contro il coronavirus hanno attraversato le varie fasi di sperimentazione stabilite come iter univoco in questi casi. Ursula von der Leyen non ha mai detto di voler rinunciare ai principi etici che guidano le sperimentazioni mediche.

In Italia, invece, si sono diffusi post come questo:

von der Leyen

Fortunatamente, su Facebook – in seguito alla verifica dei fact-checkers – i contenuti di questi post sono stati oscurati e nel feed compare un banner in cui si avvisa l’utente delle informazioni false che sono state condivise e che sono facilmente raggiungibili. Per questo, occorre un passaggio ulteriore prima di visualizzare quel determinato contenuto.

Al di là della ormai tristemente nota attività di disinformazione sulle vaccinazioni, c’è da registrare nell’ultimo periodo una nuova ondata di fake news antieuropeiste, dalla bufala della commissione che ci aveva vietato di dire “Buon Natale”, passando per il divieto deciso dai “burocrati di Bruxelles” di vendere o affittare case dal basso efficientamento energetico, fino ad arrivare alla bufala dell’Europa che vieta i tatuaggi colorati.

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