La giunta Raggi compie tre anni, il Messaggero la boccia

«Le sette piaghe della città»: strade, trasporti, rifiuti, verde, decoro, conti in dissesto e burocrazia. Un’apertura impietosa quella de Il Messaggero contro la sindaca Virginia Raggi, nel giorno del suo 3 anno al Campidoglio. «Raggi non governa, e Roma muore» scrive il direttore del quotidiano romano Virman Cusenza, dopo aver elencato i tanti problemi della città eterna e della sua amministrazione «incapace».

Il direttore del Messaggero contro Virginia Raggi: «Finito il tempo delle maschere»

Un attacco in prima pagine. Con l’editoriale del suo direttore Virman Cusenza, il Messaggero non festeggia per nulla i tre anni dell’amministrazione di Virginia Raggi, e si scaglia anche contro coloro che ancora la difendono. Il ritornello del «ma povera Raggi, fa tenerezza» e «va capita» è inaccettabile per il direttore, segno di un ribaltamento amaro in «una Capitale che ha perso parametri e proporzioni da città normale» dove « proprio colei che da sindaco dovrebbe proteggere la città invoca di essere accudita». Bisogna ammettere che la giunta di Virginia Raggi ha ereditato molti dei suoi problemi dal passato, ma ormai la scusa, ani «l’alibi» come lo definisce Cusenza, non regge più, tanto che la stessa sindaca è passata dal «”non è colpa mia”» al «”fate almeno dispiegare gli effetti della mia politica”». Una politica che Cusenza definisce incapace di gestire la città e i suoi problemi, una politica che allontana sempre di più la prima cittadina dalla sua comunità. «Il tempo per altre maschere, altri rinvii, altri “ci stiamo lavorando” è scaduto – chiosa Virman Cusenza – Bisogna solo, in un sussulto di responsabilità, passare la mano».

Le sette piaghe della Capitale sotto Virginia Raggi

Il quotidiano di Via del Tritone dedica sette schede ai fallimenti della gestione di Virginia Raggi, una per ogni piaga. In primis, le strade che hanno portato le assicurazioni a sborsare nel 2018 quasi il doppio degli anni precedenti. 4500 richieste di risarcimento danni giunte lo scorso a Palazzo Senatorio, e fino a 10 giorni fa su 4 municipi su 15 «il Comune non era riuscito nemmeno ad assegnare l’appalto per il pronto stradale». Poi ci sono i bus e tram, tra autisti assenteisti e vetture che si infiammano dal nulla. L’orribile emergenza rifiuti, che con l’aumentare delle temperature rende l’aria irrespirabile in diversi quartieri romani, Lontano il ricordo della Raggi che prometteva un cambiamento con la raccolta differenziata, che invece è calata.  E ancora, gli alberi caduti e il fallimento della gara di manutenzione del verde verticale, «lanciata ad aprile 2017» dal Campidoglio che «da allora non è mai riuscito ad affidarla». La resistenza di camion bar e bancarelle nelle vie del centro, il crollo di Ama e Atac tra conti in rosso e scandali per concludere con una burocrazia «lumaca», lenta, incapace di far fronte alle richieste dei 2,873 milioni di cittadini della città eterna, eternamente problematica.

(credits immagine di copertina: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

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