Non è l’Arena mostra la villa di famiglia dei fratelli Bianchi
La trasmissione di Massimo Giletti è andata ad Artena. In corso un approfondimento sulla richiesta del reddito di cittadinanza
28/09/2020 di Redazione
La villa di famiglia dei fratelli Bianchi mostrata dalle telecamere di Non è l’Arena. La trasmissione di Massimo Giletti si è recata ad Artena, luogo in cui vive la famiglia. In questi giorni, la guardia di finanza ha avviato degli approfondimenti in relazione alla situazione patrimoniale della famiglia, soprattutto in virtù di una presunta richiesta del reddito di cittadinanza da parte della stessa. La villa fratelli Bianchi si presenta come un’abitazione particolarmente curata, con un grosso cancello all’ingresso con le iniziali del ‘capofamiglia’, con delle statue di gesso (tra cui quella di un leone), delle palme e con diverse automobili parcheggiate nel vialetto.
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Villa fratelli Bianchi, la scelta di Non è l’Arena
Noi abbiamo scelto di mostrare soltanto l’immagine dall’esterno della villa dei fratelli Bianchi ad Artena. Riprendere con le telecamere l’interno di un’abitazione, anche gli spazi ad essa antistanti, infatti, è in contrasto con le prescrizioni del codice deontologico, che si basa sulla legge che recepisce il GDPR in Italia. Sarebbe necessaria una autorizzazione da parte del proprietario. Tuttavia, la scelta potrebbe anche basarsi sulla riflessione in base alla quale le immagini dell’interno della villa possono essere funzionali rispetto alla contingenza dei fatti di cronaca raccontati.
Se si vuole mettere in evidenza – nella fattispecie – la presunta disparità, su cui si basa l’indagine della Guardia di Finanza, tra lo stile di vita e la richiesta del reddito di cittadinanza. Le telecamere di Non è l’Arena sono anche riuscite a intercettare per qualche istante il padre dei fratelli Bianchi, che è stato interpellato proprio sul tema del reddito di cittadinanza. Tuttavia, l’uomo ha preferito andare avanti e rientrare nell’abitazione, senza rilasciare dichiarazioni.
I fratelli Bianchi, lo si ricorda, sono in carcere in isolamento, con l’accusa dell’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, avvenuto durante un pestaggio tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro. Le indagini sono ancora in corso, per chiarire le circostanze della morte del ragazzo e le motivazioni che avrebbero portato a questo esito drammatico.