Lo sciacallaggio di chi diffonde video di 2 anni fa per dare la colpa ai vaccini agli Australian Open

Sono immagini relative all'emergenza del 2020, quando il torneo di tennis fu colpito da un'ondata anomala di calore e dal fumo degli incendi

18/01/2022 di Gianmichele Laino

È davvero malafede. Sarà stato il caso di Novak Djokovic a scatenare i no-vax di tutto il mondo contro gli Australian Open, ma il credito che si dà a certe immagini diffuse sui social network in questi giorni resta davvero inspiegabile. Si mostrano video con malori di tennisti che si accasciano al suolo e che non sembrano nelle condizioni di giocare. Si diffondono tweet e post in cui si parla di tennisti che sono stati costretti «al ritiro per dolori al petto, durante le fasi di qualificazione, chiaramente tutti vaccinati». Ed è davvero incredibile lo spazio che stanno avendo, per due ordini di motivi: il primo è l’accessibilità alla rete di chi presta fede a questi contenuti (basta una piccola e rapida ricerca su Google per verificare il contesto delle immagini diffuse); il secondo è la memoria corta, visto che queste stesse immagini risalgono soltanto a due anni fa.

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Video malori tennisti in Australia: risalgono a due anni fa

Due anni fa, gli Australian Open si giocarono in un clima surreale. L’Australia era invasa da un’ondata anomala di calore e da una serie impressionante di incendi che resero praticamente irrespirabile l’aria. Per questo motivo, il torneo fu attraversato dalle polemiche e ci furono molte discussioni sull’opportunità di giocarlo lo stesso. In modo particolare, ci furono casi in cui alcuni tennisti – durante i match – avvertirono dei malori. È stato il caso, ad esempio, della slovena Dalila Jakupovic, che si accasciò al suolo a causa di un problema respiratorio. Ora, quel video di due anni fa è stato ripreso in rete e in tanti lo stanno spacciando come una sorta di effetto collaterale che ha colpito gli atleti in seguito alla vaccinazione. Come se fosse un contrappasso rispetto all’espulsione del non vaccinato Novak Djokovic.

A scanso di equivoci, sottolineaiamo come, nel 2020, su circa 70 partite di qualificazione, tre non sono arrivate a destinazione. E che, sempre due anni fa alcuni raccattapalle sono stati colpiti da malori. Queste immagini, dunque, se inserite nel contesto attuale del 2022, sono da ritenersi dei veri e propri fake, fatti girare da chi vuole fare di questi Australian Open una sorta di crociata contro le vaccinazioni, cogliendo al volo l’assist fornito dalla vicenda di Novak Djokovic. L’importante è non dare credito a quei video.

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