Il video Snapchat con cui il 19enne che ha provato a uccidere la regina ha annunciato l’attacco

Nemmeno mezz'ora prima che il 19enne che ha provato a uccidere la regina fosse arrestato, su Snapchat lui stesso aveva dato annuncio di ciò che stava per compiere

28/12/2021 di Ilaria Roncone

Tramite un video pubblicato su Snapchat: in questo modo –  alle 8.06 della mattina di Natale, appena 24 minuti prima del suo effettivo ingresso nel perimetro del castello di Windsor con conseguente arresto – l’autore dell’attacco alla regina Elisabetta ha palesato le sue intenzioni in un video su Snapchat, nel quale indossa una maschera e tiene in mano una balestra, in cui ha apertamente detto di voler «assassinare la regina». Dopo averlo arrestato e averlo sottoposto a una valutazione psichiatrica secondo il regolamento del Mental Health Act, le indagini della polizia hanno collegato il giovane uomo nel video all’attentato alla regina Elisabetta.


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Cosa dice l’autore dell’attentato alla regina Elisabetta nel video

A pubblicare per primo il video di quello che, secondo le indagini, è lo stesso giovane uomo che ha provato a uccidere la regina Elisabetta il giorno di Natale è stato il tabloid britannico The Sun. Lui si chiama Jaswant Singh Chail e nel video palesa apertamente le sue intenzioni – seppur camuffando la voce – facendo anche riferimento alle ragioni del gesto che si accinge a compiere: «Mi dispiace per quello che ho fatto e quello che farò. Cercherò di assassinare la Regina Elisabetta, per vendicare quelli che sono morti nel massacro del Jallianwala Bagh. Il mio nome era Jaswant Singh Chail, ora è Darth Jones».

Nel suo account è anche comparso un video in cui chiede scusa «a tutte le persone a cui ho fatto torto ed a cui ho mentito: se avete ricevuto questo vuol dire che la mia morte è vicina, per favore condividete questo messaggio e se possibile consegnatelo ai media». Il massacro cui fa cenno il 19enne è quello avvenuto il 13 aprile 1919, nel corso di una protesta per l’arresto di due leader indiani che combattevano per l’indipendenza. All’epoca i militari britannici fecero fuoco sui manifestanti uccidendo tra le 379 e le 1.500 vittime – secondo le stime – e ferendone altrettante.

«Questa è una vendetta per coloro che sono morti nel massacro di Jallianwala Bagh del 1919 – specifica l’uomo incappucciato nel video – Si tratta anche di una vendetta per coloro che sono stati uccisi, umiliati e discriminati a causa della loro razza. Sono un Sikh indiano, un Sith, sono Darth Jones».

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