Gabanelli: «Almeno 46 farmacie online offrono il Viagra illegalmente»

L'inchiesta giornalistica è stata pubblicata sul Corriere della Sera e prende in considerazione un fenomeno ampiamente diffuso

21/02/2022 di Redazione

Un’inchiesta portata avanti da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera va ad analizzare il mercato del viagra online. Stando a quanto riportato dalla giornalista, infatti, ci sarebbero ben 2,4 milioni di italiani che ricorrono al farmaco (e ad altri farmaci simili contro la disfunzione erettile) senza però seguire una terapia. In questo sono aiutati dal fatto che, a quanto pare, il Viagra è uno dei prodotti maggiormente venduti nelle farmacie online: non tutte queste, però, sono legali e presentano il bollino di conformità previsto dal ministero della Salute.

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Viagra online, il mercato sommerso e i siti che lo vendono irregolarmente

Stando ai risultati dell’indagine giornalistica, ci sarebbero almeno 46 store online che venderebbero il viagra in maniera illegale: sono quelle “farmacie” che si presentano come tali, ma che non hanno il bollino di conformità previsto dalle istituzioni italiane per questo tipo di servizio. Il prezzo del viagra su questi siti non soltanto è più basso: il farmaco può essere ottenuto senza ricetta medica e con garanzia assoluta di anonimato per gli utenti che si rivolgono a questi portali. Milena Gabanelli ha utilizzato un report di Swascan – società milanese di cybersecurity che spesso ha fornito interessanti contributi anche alla nostra testata giornalistica – in cui si evidenziano i meccanismi di funzionamento di questi portali.

Dietro a nomi diversi si celano contenuti simili: si tratta del meccanismo di web mirroring. L’espressione indica che, anche se l’interfaccia dei siti web può essere diversa e dare l’impressione all’utente di navigare su portali differenti, la matrice può essere considerata la stessa. Raggiungere questi siti online è abbastanza semplice, perché ben indicizzati su Google. Dal 2018, sempre secondo il report, sono stati segnalati – e poi oscurati dalle autorità italiane – ben 90 siti di questo genere.

 

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