Una crescita più lenta delle vendite al diminuire del Covid, la previsione di Amazon

Amazon ha previsto che con l'attenuarsi della diffusione del Covid, le vendite online nel suo store potrebbero subire un rallentamento

30/07/2021 di Giorgia Giangrande

Da quando è iniziata la pandemia da Coronavirus, i clienti si sono rivolti al colosso dello shopping online con maggiore frequenza e questo ha comportato una grande crescita delle vendite Amazon, portando a profitti record per l’azienda americana. Cosa ne sarà di questa crescita adesso che sta diminuendo la diffusione del virus?

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La crescita esponenziale di inizio pandemia

Come riporta BBC News, all’inizio della pandemia, Amazon ha registrato profitti record, ha iscritto più di 200 milioni di clienti al suo servizio Prime e ha assunto più di 500.000 lavoratori per far fronte all’aumento della domanda. Ma questa crescita vertiginosa adesso è destinata ad un decremento, dal momento che le persone stanno ricominciando a frequentare i negozi fisici e a ridurre l’acquisto «a distanza» in favore di quello «in presenza».

A favore di questo, il lancio dei vaccini e l’allentamento delle restrizioni, che hanno portato i consumatori a sentirsi più sicuri nell’uscire di casa andando per negozi. Per riuscire ad ottenere quante più vendite possibili, Amazon ha spostato il Prime Day a giugno (anziché a luglio), con la speranza di vendere più prodotti prima che gli acquirenti andassero in vacanza.

Vendite Amazon: i numeri

Per quanto riguarda i numeri, nel secondo trimestre del 2021 gli analisti hanno visto segni di rallentamento della domanda. «Il Nord America, il più grande mercato di Amazon, ha visto le vendite aumentare del 22% nel secondo trimestre, contro il 43% nello stesso periodo dell’anno precedente», riporta BBC News.

In più l’azienda ha subito recentemente un grande cambiamento. Lo scorso 5 luglio, il fondatore di Amazon Jeff Bezos si è dimesso dal suo incarico di amministratore delegato, lasciando il posto a Andy Jassy, ex responsabile di Amazon Web Services (AWS). Il nuovo CEO ha dichiarato: «Negli ultimi 18 mesi, la nostra attività di consumo è stata chiamata a fornire un numero senza precedenti di articoli, tra cui DPI (dispositivi di protezione individuale), cibo e altri prodotti che hanno aiutato le comunità di tutto il mondo a far fronte alle difficili circostanze della pandemia», sottolineando l’importanza sociale del rivenditore più grande del mondo.

Se da un lato le vendite di Amazon potrebbero subire un rallentamento nella loro crescita, dall’altro le ambizioni di chi sta a capo del colosso non sembrano subire la stessa linea. Infatti, lo scorso trimestre Amazon ha annunciato un accordo per acquistare lo studio cinematografico MGM per 8,5 miliardi di dollari, espandendosi a Hollywood, e allo stesso tempo sta gestendo una catena di alimentari, costruendo un business sanitario e affrontando lo scrutinio dei regolatori di tutto il mondo.

Dunque, se la lenta crescita delle vendite potrebbe far pensare ad un ipotetico crollo di Amazon, le nuove scelte strategiche dicono tutto il contrario. E ancora per molto, il colosso si godrà il piacere di essere il più grande rivenditore online del mondo.

 

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