Il sindacato della Rai difende Report: «Nessuna tesi no vax»

La reazione dopo la richiesta in commissione di Vigilanza Rai da parte di Forza Italia e Partito Democratico

03/11/2021 di Redazione

Il sindacato dei giornalisti Rai – UsigRai – ha preso una posizione in difesa di Report e del suo conduttore Sigfrido Ranucci. Dopo la puntata della trasmissione di Raitre andata in onda lunedì 1° novembre, infatti, si era levata una protesta bi-partisan dal Partito Democratico e da Forza Italia che, in Commissione di Vigilanza Rai, avevano anticipato una interrogazione a Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, in merito alle tesi esposte all’interno della puntata in questione. Durante la trasmissione, si contestava in maniera particolare la seguente affermazione a Sigfrido Ranucci: «È ovvio che la terza dose è il business delle case farmaceutiche che spingono: l’Italia ha già stanziato per il 2022 circa 2 miliardi di euro per nuove dosi di vaccino». Ma, in generale, è stato criticato tutto l’impianto del servizio di Report sulle terze dosi.

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UsigRai difende Report: «Nessun servizio no-vax»

Il sindacato ha difeso l’operato della redazione di Report guidata da Sigfrido Ranucci e ha ribadito che «raccontare le criticità del sistema dei vaccini non significa schierarsi contro ma, come era stato ripetutamente sottolineato, farle emergere per renderlo più efficace». Sempre nella nota, il sindacato sostiene che il lavoro di Report – che è stato criticato per tutta la giornata di ieri sui social network – sia perfettamente in linea con il lavoro d’inchiesta che il servizio pubblico richiede alla trasmissione. In molti, infatti, si erano detti sorpresi di come la Rai – che ha fatto investimenti importanti nella campagna contro la disinformazione sui vaccini e sul covid-19 – abbia potuto permettere la messa in onda del servizio di Report tanto contestato. La risposta del sindacato della Rai, da questo punto di vista, risulta essere molto chiara.

Lo stesso conduttore, Sigfrido Ranucci, nella giornata di ieri aveva risposto in prima persona alle accuse, prima attraverso le agenzie di stampa e i social network («Sono stufo di queste accuse. Sono vaccinato come tutta la redazione di Report, ma come giornalista devo essere libero di raccontare delle criticità. Quali sarebbero i contenuti no vax? Credo che i parlamentari non abbiano visto il servizio»), poi durante la trasmissione di La7 DiMartedì, dove è stato ospite di Giovanni Floris.

Foto/IPP/Gioia Botteghi – Roma

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