Universal aveva già iniziato a utilizzare l’AI per produrre musica: l’accordo con Endel

Universal Music Group lavora per creare un legame con l'AI già da diversi mesi considerato che a maggio ha stipulato un accordo con la tedesca Endel

10/08/2023 di Ilaria Roncone

L’etichetta di fama mondiale Universal Music Group si sta muovendo nell’ambito della musica e dell’AI già da diverso tempo. C’è un disegno preciso, uno schema che – con il passare del tempo – prende forma e si sostanzia con accordi come quello attualmente in discussione con Google. Parte di questo schema aveva già preso a maggio, con l’accordo con la piccola società di produzione musicale tramite AI berlinese Endel. Tutto è cominciato già ad aprile, quando Universal ha bloccato la diffusione di un video che è stato realizzato tramite AI unendo le voci di Drake e The Weeknd.

Nell’accordo con Endel – specializzata nella creazione di musica per momenti della giornata quali il relax, il sonno e la concentrazione – è previsto che Universal utilizzi le tecnologie proprietarie di Endel per permettere ai suoi artisti di creare musica nuova o da catalogo. La prima volta in cui una major (che detiene, nel caso specifico, il il 37,5% del mercato globale nel 2022) ha deciso – ragionevolmente – di conoscere quel nemico (le tecnologie AI per generare musica) che evidentemente non può battere. E farselo alleato. Come si legge nella nota stampa che le aziende hanno diffuso unitamente, «la partnership rispetterà sempre i diritti dei creatori e metterà gli artisti al centro del processo creativo».

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Cosa prevede l’accordo Universal Music Group e Endel

La propensione di UMG verso l’AI – la scelta di farselo alleato e non nemico – già si evinceva dalle dichiarazione del Chief Digital Officer Michael Nash in occasione dell’accordo con Endel: «Crediamo nell’incredibile potenziale dell’IA etica come strumento per supportare e migliorare la creatività dei nostri artisti, etichette e cantautori, che Endel ha sfruttato con impressionante ingegno e innovazione scientifica. Siamo entusiasti di lavorare insieme e utilizzare la loro tecnologia AI brevettata per creare nuovi paesaggi sonori musicali – ancorati alla nostra filosofia incentrata sull’artista – progettati per migliorare il benessere del pubblico, alimentati da un’intelligenza artificiale che rispetta i diritti degli artisti nel suo sviluppo».

Endel, a tutti gli effetti, si sta rendendo collaboratore di questo passaggio epocale. Non solo uno strumento che permetta alle aziende musicali di sfruttare le capacità dell’Intelligenza Artificiale, quindi, ma un vero e proprio attore che concorre a fornire agli artisti il controllo e i compensi che gli spettano per la loro musica non contrastando quella che – attualmente – è la naturale direzione nella quale sembra svilupparsi il mercato musicale.

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