Il post degli Uffizi che mette Chiara Ferragni e la Venere di Botticelli sullo stesso piano

Dopo Chiara Ferragni alla Cappella Sistina – con tutto lo strascico di commenti, hashtag e polemiche conseguente – arriva Chiara Ferragni agli Uffizi. La giovane influencer si è recata agli Uffizi per uno shooting lavorativo. Stando alle storie della Ferragni, il servizio fotografico si è svolto nella serata di ieri e riguarda un progetto che ancora deve essere condiviso. Le polemiche si sono scatenate quando, questa mattina, il profilo ufficiale degli Uffizi ha condiviso un post in cui Chiara Ferragni sta in piedi davanti alla Venere di Botticelli. Nel copy che accompagna la fotografia la giovane donna di Cremona viene, in un certo senso, messa sullo stesso piano della celebre protagonista del ritratto.

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Chiara Ferragni come la Venere di Botticelli

 

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Ieri ed oggi … I canoni estetici cambiano nel corso dei secoli. L’ideale femminile della donna con i capelli biondi e la pelle diafana è un tipico ideale in voga nel Rinascimento. Magistralmente espresso alla fine del ‘400 da #SandroBotticelli nella Nascita di #Venere attraverso il volto probabilmente identificato, con quello della bellissima Simonetta Vespucci, sua contemporanea. Una nobildonna di origine genovese, amata da Giuliano de’Medici, fratello minore di Lorenzo il Magnifico e idolatrata da Sandro Botticelli, tanto da diventarne sua Musa ispiratrice. Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di followers -una sorta di divinità contemporanea nell’era dei social – Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, è un fenomeno sociologico che raccoglie milioni di seguaci in tutto il mondo, fotografando un’istantanea del nostro tempo. 🌍ENG: Beauty standards change in the course of time. The female ideal of a blonde- haired woman with diaphanous skin is a very common beauty model in the Renaissance. Masterfully expressed by the Florentine Sandro Botticelli in The birth of Venus maybe portraying the face of one of his contemporary, Simonetta Vespucci. A beautiful noble woman, of Genoese origin, beloved by Giuliano de’ Medici, the younger brother of Lorenzo the Magnificent ; she was so worshiped by Sandro Botticelli that she became his muse. Nowadays, Chiara Ferragni, born in Cremona, embodies a role model for millions of followers – a sort of contemporary divinity in the era of social media – The myth and the story of Chiara Ferragni, argued by harsh critics and supported by faithful fans, is a real sociological phenomenon that involves millions of supporter worldwide and it can undoubtedly be considered a snap-shot of our time.

Un post condiviso da Gallerie degli Uffizi (@uffizigalleries) in data:

Nella didascalia scritta dal celebre museo fiorentino prima compare la parte dedicata al quadro, in cui si spiega chi era la musa alla quale Botticelli si è ispirato per dipingere la Venere. Si tratta di Simonetta Vepucci, la bellissima amante di Giuliano De Medici – fratello minore di Lorenzo il Magnifico -. Nella seconda parte si descrive Chiara Ferragni e tutto quello che ha fatto. Il legame creato tra le due? «Ieri ed oggi …
I canoni estetici cambiano nel corso dei secoli», facendo riferimento all’ideale femminile della donna bionda dalla pelle diafana. Il messaggio è chiaro: un mito di ieri, un mito di oggi.

Le polemiche per il post degli Uffizi sulla Ferragni

Sono tanti i commenti sotto il post degli Uffizi che, nella maggior parte dei casi, criticano questo accostamento. Anche la Ferragni stessa ha ricevuto molti commenti negativi in merito a questa esperienza, così come gli Uffizi per aver accolto in questi termini l’influencer. Avvicinare i 20 milioni di follower di Chiara Ferragni all’arte non è peccato, poiché l’arte è di tutti e non solo degli intellettuali, però il paragone tra la Venere e la Ferragni è sembrato forzato a molte persone. C’è chi parla di misoginia: «@chiaraferragni è prima di tutto un’imprenditrice nel campo della comunicazione e della moda. Questa descrizione la oggettifica solo come canone di bellezza odierno e tutto questo è misoginia»; c’è chi critica la scelta degli Uffizi perché «il marketing è importante in questo mondo ma dobbiamo sempre mantenere alto il livello»; c’è anche chi è attonito: «Ma vi sembra il caso di paragonare la Venere a chiara ferragni?…. bha😂».

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