Ieri Whatsapp, oggi Twitter: i dubbi delle piattaforme sulle regole imposte in India

Ieri Whatsapp ha citato in giudizio il governo indiano, oggi Twitter ha espresso moltissime preoccupazioni per le nuove regole imposte

27/05/2021 di Ilaria Roncone

«In questo momento, siamo preoccupati per i recenti eventi riguardanti i nostri dipendenti in India e la potenziale minaccia alla libertà di espressione», ha detto nella giornata di oggi un portavoce di Twitter alla BBC. La questione si fa sempre più spinosa e il problema non viene sottolineato solamente da Twitter ma anche da Whatsapp. Il 25 maggio sono entrate in vigore una serie di nuove normative che le piattaforme social – in testa Whatsapp, Facebook e Twitter – devono rispettare dopo aver avuto tre mesi per conformarsi.

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La preoccupazione di Twitter per

Dopo che la polizia si è presentata negli uffici di Twitter India per occuparsi di un tweet di un alleato di Modi – primo ministro dell’India – etichettato come manipolatorio, l’attenzione rispetto alla questione nuove regole da rispettare per le piattaforme social in India è molto alta. «Noi, insieme a molti nella società civile in India e in tutto il mondo, nutriamo preoccupazioni per quanto riguarda l’uso di tattiche intimidatorie da parte della polizia in risposta all’applicazione dei nostri Termini di servizio globali – ha riferito il portavoce a BBC – nonché per le nuove regole».

Secondo queste nuove regole le piattaforme social che contano più di cinque milioni di utenti devono, tra le altre cose, il dovere dei social di identificare, in ogni momento, l’origine di un messaggio anche se l’account è estero. Oltre a questo i social dovrebbero anche far sapere quale è stato il primo account indiano a condividere quel post. Oltre a questo ogni social con più di cinque milioni di utenti dovrebbe nominare delle figure specifiche: un responsabile della cofnormità, un

La causa di Whatsapp India

In base alle nuove regole, le piattaforme di social media con oltre cinque milioni di utenti dovrebbero nominare un responsabile della conformità, un funzionario di contatto nodale e un funzionario per i reclami. Già ieri Whatsapp ha annunciato di aver citato in giudizio il governo del paese per una serie di imposizioni che costringeranno la piattaforma di messaggistica più famosa al mondo a violare la privacy dei cittadini indiani.

In aggiunta, Twitter ha espresso una serie di perplessità in particolare sul fatto che un singolo individuo – ovvero il responsabile della conformità – possa essere considerato «penalmente responsabile per i contenuti sulla piattaforma». Tutto considerato, Twitter ha deciso di chiedere al governo indiano «una proroga di almeno tre mesi affinché Twitter possa attuare le regole».

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