Tutti i (nostri) soldi che si è mangiata la Lega
08/04/2012 di Redazione
Si divide in tre filoni l’inchiesta che ha travolto la Lega Nord e il suo leader Umberto Bossi. Una riunione tra i magistrati delle tre Procure che indagano, coordinata dalla Direzione nazionale antimafia, dovrebbe svolgersi entro la prossima settimana e sarà l’occasione per fare il punto sugli accertamenti già svolti. Ma anche per l’assegnazione dei nuovi compiti evitando sovrapposizioni nelle verifiche che ormai riguardano svariati capitoli.
LEGA LADRONA – E’ uno spettacolo nello spettacolo infatti la lista delle ruberie dei seguaci della Lega Nord al finanziamento pubblico mentre i militanti non trovavano i soldi per mandare avanti le sedi. Una ruberia in cui, scrive il Corriere, sono tre i personaggi chiave:
Sono tre i personaggi chiave della vicenda e il fulcro è certamente Francesco Belsito, 41 anni, tesoriere della Lega dal 2010 e sottosegretario alla Semplificazione nel governo Berlusconi. A Milano è accusato di truffa aggravata per aver falsificato i dati relativi ai rimborsi elettorali e appropriazione indebita per aver utilizzato a fini personali quei fondi. La legge sul finanziamento ai partiti consente infatti l’uso del denaro pubblico esclusivamente a fini politici e invece Belsito con quei soldi avrebbe pagato le spese della famiglia di Umberto Bossi e ideato spericolate operazioni finanziarie in Italia e all’estero. Il suo referente per questi investimenti risulta essere Stefano Bonet, 46 anni, titolare di numerose aziende e assegnatario di svariati appalti pubblici. Proprio grazie a queste commesse sarebbe riuscito a ottenere crediti d’imposta superiori al dovuto.
E poi ci sono i personaggi in odore di ‘ndrangheta:
Nella lista degli indagati della Procura di Reggio figura infatti Romolo Girardelli, procacciatore d’affari che nel 2002 fu accusato di associazione a delinquere nell’ambito di un’indagine sulla «cosca De Stefano» e tuttora viene ritenuto dai magistrati il referente finanziario del clan. Girardelli e Belsito hanno creato una società di consulenza immobiliare con sede a Genova e Girardelli è stato poi assunto in una delle imprese di Bonet.
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LA SITUAZIONE – In una bella infografica il Corriere mette in fila la lista dell’orrore del Carroccio:
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