Turchia, Russia accusa: «Non si è scusata, vuole lo scontro». La risposta di Erdogan: «Non combattono davvero l’Isis»

Non sono arrivate ancora scuse, né offerte di indennizzo da Ankara a Mosca per l’abbattimento del caccia russo da parte degli F-16 turchi: lo ha rimarcato il capo del Cremlino, Vladimir Putin. Putin ha detto di avere l’impressione che il governo turco voglia intenzionalmente portare le relazioni con Mosca “a un punto morto” e ha ripetuto di considerare assolutamente inspiegabile la “pugnalata alle spalle” da un Paese che Mosca considera alleato nella lotta al terrorismo.

PUTIN VS ERDOGAN

Sono “assolutamente inspiegabili le pugnalate alla schiena a tradimento da coloro che ritenevamo partner e alleati nella lotta al terrorismo”: lo ha dichiarato Vladimir Putin riferendosi all’abbattimento due giorni fa di un jet militare russo da parte di F-16 turchi nei pressi della frontiera turco-siriana per un presunto sconfinamento. L’incontro di una commissione intergovernativa russo-turca in calendario a San Pietroburgo il 15 dicembre non è stato ufficialmente cancellato “ma certamente un sacco di domande sull’organizzazione di questo evento sono nell’aria” e “la situazione non è stata ancora chiarita”: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Il quotidiano Kommersant, citando una fonte vicina al Cremlino, aveva dato l’incontro per cancellato.

LA RISPOSTA DI ERDOGAN

“La Russia non sta combattendo davvero l’Isis in Siria, sta uccidendo turcomanni e siriani a Latakia”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a due giorni dall’abbattimento del jet di Mosca, citato l’agenzia di stampa statale Anadolu.

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