Tso per chi ha il Covid e continua a uscire e alberghi sanitari, così l’Italia si prepara all’autunno

Ci sono alcuni aspetti che il governo italiano dovrà prendere in considerazione se vuole affrontare il prossimo autunno, quando – secondo gli esperti – una seconda ondata di coronavirus potrebbe essere possibile anche nel nostro Paese. Del resto, le notizie che arrivano dalle altre parti del mondo non sono confortanti, con la Spagna che ha rimesso in lockdown alcune sue aree come la Galizia, con l’Oms che ha fatto registrare – nella sola giornata di ieri – almeno 200mila contagi. Una situazione complicata, che l’esecutivo non può non prevedere. E, anche in virtù di quanto successo a Vicenza con il nuovo focolaio partito da un imprenditore positivo che ha rifiutato le precauzioni del caso, sta pensando concretamente di valutare un eventuale TSO Covid, per tutte quelle persone positive che non si sottopongono alle cure o all’isolamento.

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Tso Covid e alberghi sanitari, le proposte per affrontare l’epidemia in autunno

Il ministro Roberto Speranza, dopo che già nella giornata di venerdì lo aveva proposto Luca Zaia in Veneto, sta pensando di interessare alcuni esperti giuridici per valutare la fattibilità di un provvedimento del genere che, tuttavia, non sarà l’unico a essere applicato per precauzione. Si parla anche della creazione di alberghi sanitari, ovvero di strutture dove i pazienti che, per forza di cose, non possono completare il proprio isolamento in casa (abitazioni condivise, affollate, impossibilità di risiedere all’interno di una propria abitazione) avranno la possibilità di restare per i 14 giorni necessari alla quarantena. Ovviamente, ciò avverrà per i casi meno gravi, paucisintomatici o del tutto asintomatici.

Partirà da Fiumicino, inoltre, la sperimentazione del sistema del tampone negli aeroporti per tutte le persone che provengono da Paesi extra Unione Europea. Una precauzione necessaria vista la marcia della pandemia in altre aree del pianeta, con Paesi dove la curva del contagio sta salendo ancora oggi, in maniera esponenziale. Infine, le forze dell’ordine – è sempre questa la previsione del governo – dovranno fare di tutto per sorvegliare in maniera ancora più efficace le abitazioni all’interno delle quali sono stati segnalati pazienti positivi al coronavirus, affinché questi ultimi possano completare nelle mura domestiche il loro percorso di guarigione (anche in questo caso stiamo parlando di persone che non hanno bisogno di ospedalizzazione).

 

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