Controlli e sospensioni tra farmacie e laboratori per la truffa, diffusa su Telegram, della “falsa tessera sanitaria”

I positivi si presentano a fare i tamponi con le tessere sanitarie di altri cittadini, in modo tale da garantire loro il green pass

23/01/2022 di Gianmichele Laino

Ve ne avevamo già parlato qualche giorno fa. Sia perché sulle chat di Telegram avevamo notato con una certa insistenza delle richieste di persone positive disposte ad “aiutare” alcuni cittadini ad avere un green pass, sia perché alcuni organi di stampa avevano già riportato la possibilità di indagini in corso per arginare il fenomeno. Si tratta della truffa della falsa tessera sanitaria presentata in farmacia o in un altro centro dove è possibile eseguire tamponi e ottenere diagnosi di positività al Covid-19. Attualmente, sono in corso delle perquisizioni e delle indagini a campione da parte dei NAS per verificare quali centri siano stati coinvolti in questa pratica. E sono arrivate anche le prime sospensioni.

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Truffa falsa tessera sanitaria, indagini in corso e sospensioni

La truffa – ve l’avevamo già spiegato – si basa sul concetto di farsi fare un tampone sotto falso nome. I positivi si presentano in farmacia con la tessera sanitaria di un altro cittadino. Si sottopongono a tampone e ottengono un referto di positività per la persona a cui è associata la tessera sanitaria che hanno presentato. Quella persona, al termine di alcuni giorni di isolamento, si presenterà – questa volta con la sua tessera sanitaria – in un centro per tamponi e, con esito negativo, otterrà il super green pass da guarigione post Covid-19. Il tutto senza aver mai contratto l’infezione.

tampone sotto falso nome

Il sistema si poggia su due aspetti: chi, tra farmacisti e operatori, chiude un occhio di fronte a palesi violazioni; chi, sempre tra farmacisti e operatori, oberato dalle lunghe file di persone che si presentano a fare il tampone, snellisce le procedure di identificazione dei clienti, senza chiedere loro un documento di identità. Negli ultimi giorni, si sono moltiplicate le richieste in chat Telegram di persone della stessa città positive e disposte a fare questo passaggio in farmacia. Che, oltre a configurare una truffa, rappresenta un rischio per la potenziale diffusione del contagio (con persone positive che si recano presso i punti tampone e che, magari, attendono in fila per diversi minuti insieme a persone che potrebbero essere negative).

Per questo, le forze dell’ordine – proprio a partire da queste chat Telegram che vengono scandagliate anche per individuare eventuali nomi di farmacie o centri tampone conniventi – stanno effettuando le prime operazioni. Si tratta di un’azione più estesa che andrà avanti nei prossimi giorni: per ora, si inizia dal nord Italia, dalla Lombardia e dalla Liguria. Ma in Alto Adige sono arrivate già 31 sospensioni per sospette registrazioni di falsi positivi. La sensazione è che questo bilancio sia destinato ad aumentare.

FOTO di repertorio dell’esecuzione di un tampone – IPP/Paolo Lazzeroni – Siena

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