Travaglio dice che Furio Colombo voleva che Orsini fosse allontanato dal Fatto
La risposta del direttore del Fatto Quotidiano, dopo che lo storico collaboratore della testata aveva parlato di censura nei suoi confronti
19/05/2022 di Redazione
Le tensioni a colpi di interviste e articoli di giornale che riguardano il pluralismo dell’informazione sul Fatto Quotidiano stanno sicuramente popolando l’ecosistema mediatico. Così, dopo le parole di Furio Colombo che prima ha sospeso la sua collaborazione con la testata e poi ha parlato – in un’intervista a Micromega – del suo articolo dell’8 maggio che non è stato pubblicato sul fatto perché troppo critico nei confronti di Alessandro Orsini e di Massimo Fini, è intervenuto anche il direttore Marco Travaglio, chiamato in causa per quella decisione.
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Travaglio contro Furio Colombo per le sue parole sulla “censura al Fatto”
In risposta ad alcuni suoi lettori, Marco Travaglio ha spiegato la questione da un altro punto di vista. «Per amicizia, rispetto e carità di patria ho finora evitato di rispondere alle falsità che va diffondendo Furio Colombo sui giornali e sulle tv» – ha detto il direttore del Fatto Quotidiano. Secondo il suo punto di vista, per l’articolo su Fini e Orsini a firma Furio Colombo era stata fatta una richiesta di modifica all’autore «perché offendeva e diffamava» gli stessi Fini e Orsini. A quel punto, Travaglio esplicita la sua richiesta a Colombo: «L’ho pregato di rimandarlo con tutte le sue opinioni intatte, anzi con una esplicitazione ancor più dichiarata del suo dissenso da Fini e Orsini (e da me), ma senza insultarli perché altrimenti i due si sarebbero sentiti in diritto di usare il Fatto per ripagarlo con la stessa moneta».
L’articolo, a quel punto, è stato rimandato e ripubblicato con ulteriori correzioni. Successivamente, Furio Colombo ha chiamato Marco Travaglio per annunciargli lo stop alla collaborazione con il Fatto. Il direttore della testata rimanda dunque al mittente le accuse di aver censurato le opinioni dello stesso giornalista, dando invece grande risalto a un nuovo punto di vista: «L’unica censura in tutta questa storia – ha detto Travaglio – è quella che Colombo pretendeva da me, quando mi ha ripetutamente chiesto di cacciare dal Fatto il professor Alessandro Orsini».