Faceva il bullo con la mascherina traforata, ora il deputato di AfD è ricoverato per Covid

Tre settimane dopo la provocazione al Bundestag di Thomas Seitz, la positività al Coronavirus

17/12/2020 di Enzo Boldi

La provocazione, il negazionismo, il contagio e il ricovero. Sembra una barzelletta e, invece, è la storia di Thomas Seitz. Di professione fa il deputato di AfD, il partito di estrema destra tedesca, e nelle scorse settimane si era reso protagonista di una sceneggiata condivisa anche sui suoi canali social: indossare una mascherina traforata (quindi inutile) all’interno del Bundestag, il parlamento della Germania. Insomma, un atto di bullismo per protestare contro l’uso del dispositivo di protezione individuale. Ora, però, proprio lui è stato ricoverato in ospedale. La causa? Il Covid.

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Mascherato e mazziato. Perché quella protesta all’interno dell’Aula del parlamento tedesco non era passata inosservata. Perché AfD, oltre a essere un partito di estrema destra, si è anche posta sul trono dei negazionisti del virus in Germania. Insomma, un pot-pourri che non ha riscontrato una grande attenzione mediatica. Ed ecco la sceneggiata fatta da Thomas Seitz al Bundestag lo scorso 20 novembre, circa tre settimane fa.

Thomas Seitz, il deputato negazionista di AfD positivo al Covid

La mascherina traforata di colore arancione, e lo sguardo di sfida. Prima di essere convinto, con le buone maniere, a indossare un dispositivo di protezione adatto alla situazione. E non solo all’emergenza sanitaria in corso, ma anche alle regole adottate per accedere all’interno dell’aula del Bundestag. Insomma, come accade in Italia, per accedere al Parlamento è necessario indossare un dispositivo di protezione individuale. Sicuramente non una sgargiante mascherina traforata che non serve a nulla, non protegge se stesso e non protegge gli altri.

Ora, a tre settimane da quella sceneggiata, è finito in ospedale per Covid. Forse quella che lui definisce una museruola gli avrebbe garantito una salute migliore, senza incappare nel guaio del Coronavirus. E chissà se ora continuerà a negare l’esistenza del virus, la sua pericolosità e, soprattutto, inizierà a fare mea culpa.

 

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