La vera storia del tatuaggio «Nankurunaisa» sbagliato e del video virale

In molti hanno creduto che l'incidente fosse reale, ma i tatuatore ha spiegato la verità

19/02/2021 di Enzo Boldi

Il video è molto divertente e per giorni ha riempito le nostre bacheche social: da Instagram a Facebook, senza tralasciare Twitter e TikTok. Ma la storia del tatuaggio nankurunaisa è molto diversa da quel che finora si è creduto. A confessare la natura giocosa di quel filmato è stato lo stesso tatuatore protagonista del filmato condiviso migliaia di volte sulle varie piattaforme. Insomma, quel che sembrava reale – in realtà – non lo è.

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Per quei pochi che si sono persi il video virale del tatuaggio nankurunaisa: ecco di cosa parliamo.

Insomma, sembra esserci un cliente che chiede un determinato tatuaggio (la classica scritta «never give up») sulle sue spalle. Ma tatuatore avrebbe confuso le sue richieste: scrivere «never give up» utilizzando il font di un’altra scritta trovata su internet, cioè la locuzione giapponese nankurunaisa. Il termine, molto noto nella cultura nipponica, fa parte del dialetto utilizzato nella città di Okinawa. Si tratta di un concetto attinente alla sfera della psicologia e dell’introspezione e il suo significato è traducibile con «le cose andranno da sé». Insomma, una sorta di panta rei in salsa giapponese.

Tatuaggio nankurunaisa sbagliato, la vera storia del video diventato virale

I due protagonisti del video virale hanno reso la scena molto credibile. Ma si trattava di una gag che, poi, è stata diffusa sui sociale ed è diventata reale. A spiegare cosa era realmente successo è stato lo stesso Roberto Rincon, stimato professionista che ha il suo studio tra Giugliano e Melito (in provincia di Napoli) attraverso alcune stories pubblicate sulla sua pagina Instagram. E lì, sullo stesso social che ha reso virale il video di cui è protagonista, il tatuatore ha tenuto a precisare come quel filmato sia stato creato per puro divertimento. Poi qualcuno – non ha svelato l’identità – lo pubblicato sui social. Da quel momento il suo nome e quella scenetta sono diventati virali.

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