E venne il giorno della sympatheia | VIDEO
Il concetto greco citato da Conte alla fine del suo discorso alla Camera
18/01/2021 di Enzo Boldi
La crisi declinata, in greco. Al termine del suo lungo discorso a Montecitorio, Giuseppe Conte ha lanciato diversi appelli (alla maggioranza, ma anche a una parte dell’opposizione). Oltre agli annunci sulla rinuncia alla delega per quel che riguarda l’Agricoltura e – aspetto molto più importante, perché al centro di tante discussioni nei mesi scorsi – i Servizi Segreti, il presidente del Consiglio ha citato anche le parole del messaggio di fine anno di Sergio Mattarella. Poi la citazione greca e il concetto di sympatheia.
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«Come ha affermato il Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno, ‘la fiducia di cui abbiamo bisogno si costruisce così: tenendo connesse le responsabilità delle Istituzioni con i sentimenti delle persone’. Se il Parlamento vorrà accordare al Governo la fiducia, garantisco a tutti i cittadini che non solo continueremo a impiegare tutte le nostre energie, fisiche e intellettive, per assolvere al nostro compito. Ma ci aggiungeremo anche, come sempre, il nostro cuore, perché la politica senza la sympatheia, quel sentimento di reale condivisione, è una disciplina senz’anima».
Sympatheia, la declinazione greca della crisi
Al netto del ‘cuore’ – che sembra essere una dichiarazione à la Barbara D’Urso -, il Presidente del Consiglio ha utilizzato un termine greco che ha un significato ben preciso: sympatheia. Si tratta di un vocabolo composto che – letteralmente – può essere tradotti in italiano con ‘partire insieme’ (συμπάσχω = συμ + πάσχω) . Insomma, una sorta di unità di intenti, non a livello fisico ma ideologico. Il più classico dei sentimenti che accomunano le persone per portare avanti un progetto. In questo caso, dunque, un governo.
Il governo sympatico
Un sostituto della coesione, altro termine spesso utilizzato dal Presidente del Consiglio nelle sue varie conferenze stampa e, in alcuni casi, anche in Parlamento. Chissà se questa declinazione della crisi porterà a una soluzione parlamentare. Oppure si arriverà alle classiche calende greche per Giuseppe Conte.