Sulla darknet stanno regalando i dati di milioni di carte di credito clonate
I dettagli (dal numero al codice di sicurezza, fino ad arrivare ai dati sensibili dei legittimi proprietari) vengono ceduti a prezzi irrisori
13/08/2021 di Enzo Boldi
Carte di credito clonate venute a prezzo di saldo (e anche regalate), come le offerte dei supermercati per attirare il maggior numero di clienti e farsi pubblicità. Milioni di dati relativi a carte collegate a conti bancari sono stati messi in vendita sulla darknet da parte di un hacker. Si parla di un totale di circa 2,6 milioni di card, anche se – per il momento – i prezzi ridotti fanno riferimento a file che contengono i dettagli “solamente” di un milione di coordinate sottratte e trafugate. Il tutto all’oscuro dei legittimi proprietari che non sono a conoscenza di questo furto telematico.
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A riportare questa notizia è Zataz, un blog che si occupa di sicurezza informatica gestito da Damien Bancal. Si parla di file contenenti non solo il codice numerico di ogni singola carta di credito, ma anche il CVV, i suoi dati anagrafici, l’indirizzo postale e la data di validità. Tutti elementi che potrebbero consentire di utilizzare la carta anche per le spese online.
[ 🤦♀️ Un pirate offre un million de données bancaires 🤦♀️ ]
Un pirate 💀 diffuse gratuitement, pour la promotion de son black market, une liste d’un million de CB 💳 avec noms, adresses des propriétaires légitimes.
➡ https://t.co/vl8sKAQswl #actualites pic.twitter.com/HMWQuIp5XA
— ZATAZ – “\o/” (@zataz) August 3, 2021
Un database di circa 2,6 milioni di carte di credito clonate. E per attirare l’attenzione su di sé – e per creare hype attorno alla sua figura – l’hacker sta regalando i primi file. Ma nelle sua “vetrina” sulla darknet offre molte coordinate bancarie trafugate al prezzo di 5/6 dollari l’una. Insomma, un vero e proprio mercato parallelo di dati sensibili e bancari, con annesse conseguenze per gli inconsapevoli proprietari.
Carte di credito clonate, coordinate vendute nella darknet
Buona parte delle carte di credito clonate arrivano dalla Francia e dal Canada, ma anche alcune migliaia di cittadini olandesi, belgi e lussemburghesi hanno subito il medesimo trattamento. E le indagini effettuate da Bancal hanno messo in evidenza un fenomeno che – in attesa di ulteriori approfondimenti – potrebbe coinvolgere anche l’Italia, il Marocco, la Turchia e gli Stati Uniti-