In cosa consiste la sperimentazione di Neuralink e quali sono i requisiti dei candidati ideali?

Dai requisiti dei candidati al tempo da dedicare alla sperimentazione, ecco come si svolgerà lo studio di Neuralink per testare la sicurezza dell'impianto di microchip nel cervello umano

21/09/2023 di Ilaria Roncone

I requisiti dei candidati per la sperimentazione Neuralink sul cervello umano – così come in che cosa consiste l’operazione e quanto dura lo studio – viene chiarito in una prima brochure informativa pubblicata sul blog dell’azienda in corrispondenza del link che permette di iscriversi nel Registro pazienti dell’azienda. Lo studio prende il nome di PRIME («abbreviazione di P recise Robotically Im planted Brain-Computer Interfac e») ed ha avviato una sperimentazione «su dispositivi medici per la nostra interfaccia cervello-computer wireless (BCI) completamente impiantabile, mira a valutare la sicurezza del nostro impianto ( N1 ) e robot chirurgico (R1) e valutare la funzionalità iniziale della nostra BCI per consentire alle persone con paralisi di controllare i dispositivi esterni con il pensiero», si legge sul blog.

LEGGI ANCHE >>> Volontari per l’impianto di chip nel cervello cercasi: inizia la sperimentazione di Neuralink

In che cosa consiste la sperimentazione Neuralink?

La ricerca ha in programma di utilizzare il robot chirurgico per posizionare i fili ultrasottili e flessibili dell’impianto, che sarebbe il microchip, in una regione del cervello umano che controlla l’intenzione del movimento. Una volta posizionato, quel chip non risulterà essere visibili esteticamente e funzionerà registrando e trasmettendo segnali cerebrali in modalità wireless a un’applicazione che andrà a decodificare l’intenzione del movimento. L’impianto, come specificato nella brochure, registra l’attività neurale tramite 1024 elettrodi distribuiti su 64 fili ognuno dei quali è più sottile di un capello umano.

Un primo obiettivo di questi studi è che l’interfaccia cervello-computer wireless possa garantire alla persona la capacità di controllare un cursore o una tastiera di un computer utilizzando solamente il pensiero. Sul blog questo studio viene definito come «un passo importante nella nostra missione di creare un’interfaccia cerebrale generalizzata per ripristinare l’autonomia di chi ha bisogni medici insoddisfatti». I candidati invitati a offrirsi come volontari per partecipare sono coloro che soffrono di quadriplegia a causa di lesioni del midollo spinale cervicale o di SLA.

Chi si può candidare per partecipare alla sperimentazione

Neuralink fa la lista delle caratteristiche che devono avere i pazienti per essere coinvolti nello studio: devono avere tetraplegia (funzione limitata in tutti e 4 gli arti) a causa di una lesione al midollo spinale o un’amiotrofia degli arti a causa di una lesione del midollo spinale o della SLA. Dall’inizio di questa condizione deve essere passato almeno un anno senza che si siano registrati dei miglioramenti. I pazienti devono avere 22 anni e un caregiver costante e affidabile che li accompagni.

Vengono specificate anche le caratteristiche che i pazienti non devono avere: niente dispositivi attivi impiantati come pacemaker o stimolatori cerebrali profondi (DBS); non devono avere una storia di crisi epilettiche e non devono avere bisogno di risonanza magnetica per una condizione medica in corso; anche coloro che ricevono un trattamento di stimolazion magnetica transcranica (TMS) sono esclusi.

Share this article
window._taboola = window._taboola || []; _taboola.push({ mode: 'thumbnails-b', container: 'taboola-below-article-thumbnails', placement: 'Below Article Thumbnails', target_type: 'mix' }); -->