Burioni e l’avvio della sperimentazione dell’Avigan: «Decisa sulla base di un video di YouTube postato da sconosciuto»

Vi abbiamo raccontato, nello scorso week-end, la storia del farmaco Avigan e del video che arrivava dal Giappone. Vi abbiamo subito detto delle perplessità della comunità scientifica o, meglio, della sua prudenza. Il fatto che il farmaco abbia avuto una efficacia importante su un determinato tipo di pazienti Covid-19 in Giappone (e in Cina) non significa automaticamente che rappresenti la panacea di tutti i mali contro il coronavirus. Oggi, invece, la regione Lombardia – con un annuncio piuttosto roboante da parte di Giulio Gallera in conferenza stampa – ha affermato di aver avviato una sperimentazione Avigan dopo il via libera dell’AIFA.

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Sperimentazione Avigan, la contrarietà di Roberto Burioni

Una scelta che sembra essere davvero irrituale e che ha fatto storcere il naso agli esperti. Il virologo Roberto Burioni – che già ospite di Che Tempo Che Fa aveva detto che la soluzione per il coronavirus non arriverà di certo dai video sui social network, ma dalle fonti ufficiali e accreditate – torna all’attacco, non nascondendo l’intento polemico della sua affermazione. Mentre l’assessore al Welfare della regione Lombardia annunciava la sperimentazione di Avigan quando tutta Italia lo stava ascoltando nella conferenza stampa in cui ha annunciato un calo nel trend di contagi e vittime in regione, il virologo ha twittato: «Oggi in Italia la prima sperimentazione clinica decisa sulla base di un video di YouTube postato da uno sconosciuto. La vita ha più fantasia di me». Il riferimento è al laureato in farmacia Cristiano Aresu che, dal Giappone, ha postato il video che ha fatto diventare virale il nome Avigan.

La prima sperimentazione Avigan partita da un video su YouTube

E nei commenti rincara la dose, rispondendo a chi ha sottolineato questa sua frase bollandola come una polemica inutile: «Mi spiace ma un paese che avvia una sperimentazione clinica sulla spinta di un video YouTube di uno sconosciuto merita ben più di una polemica».

L’efficacia di Avigan, al di là di alcune evidenze che vi abbiamo spiegato qui, non è comprovata da un robusto lavoro scientifico. Ad aumentare il suo ‘successo’ nelle chat c’è stato anche un presunto complotto delle autorità europee che ce lo avrebbero tenuto nascosto (ovviamente, non è così e abbiamo provato a spiegare perché tutti conoscono Avigan). L’equivoco alone di mistero ha reso ‘virale’ il farmaco. E ha esercitato una pressione insolita sull’agenzia del farmaco che si è affrettata a dare il via alla sperimentazione in Lombardia. Una scelta discutibile i cui risultati, in ogni caso, non si vedranno affatto nel breve periodo.

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