Euro falsi con stampante e scanner: ecco chi li fa
28/11/2012 di Alberto Sofia
In tempi di crisi, hanno pensato che “potesse bastare” un computer, una stampante e uno scanner per vivere. Oltre a rotolini d’argento e qualche risma di carta di qualità migliore. Un piccolo investimento utilizzato da due giovani falsari di Assemini (in provincia di Cagliari) per stampare banconote false da 50 euro, come racconta La Nuova Sardegna in un articolo di Paolo Matteo Chessa. Niente filigrana, eppure qualche commerciante è caduto nel tranello. Fino a quando le forze dell’ordine – dopo alcune denunce – li hanno incastrati.
COME UN FILM – Trentacinque anni in due, soltanto uno era da poco maggiorenne. Giovani, ma forse poco furbi, dato che in realtà riconoscere quelle banconote non doveva essere così complicato. Scrive Chessa:
Forse non hanno neanche sentito mai parlare del mitico film del 1956 “La Banda degli Onesti”, dove un esilarante Totò e un altrettanto spassoso Peppino De Filippo si cimentavano come improbabili falsari. Ma in questo caso niente cliché, né carta filigranata o la storica macchina piana per stampare, tanto cara ai tipografi di un tempo. No, loro si facevano bastare poco.
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TECNOLOGIA – Con un “investimento” modesto (tra i 40 e i 60 euro, compreso il costo delle cartucce d’inchiostro) si sono trasformati in spacciatori di banconote false. Per l’esattezza, quelle da cinquanta euro. Di certo simili, ma mancava un dettaglio di non poco conto: in basso a destra delle copie, mancava il “bollino” in rilievo color argento che – oltre al filo inserito al centro – caratterizza quelle reali. Si legge:
Edè lì che sembra aver dato il meglio di sé l’inventiva di Diego Nicolas Mattana, 18 anni, studente in un istituto tecnico, al pari del suo amico di sempre e presunto complice non ancora maggiorenne: infatti con un rotolino di carta-alluminio adesiva color argento hanno cercato di imitare al meglio (ritagliandolo un po’ maldestramente) il “bollino” in filigrana poi appiccicato sulle banconote fai da te, delle quali a quanto pare sono riusciti a spacciarne almeno tre, acquistando ricariche telefoniche, sigarette e qualche “gratta e vinci”.
LE DENUNCE – Dopo aver raccolto le prime segnalazioni sullo spaccio delle banconote fasulle, i carabinieri hanno cominciato a indagare. Prima di coglierli sul fatto:
“Domenica pomeriggio la fortuna ha dato una mano agli uomini dell’Arma, che a quanto pare avevano già messo gli occhi addosso ai due baby-falsari, ipotizzando però che fossero solo dei “galoppini” agli ordini di qualche balordo ben più navigato. Quando li hanno fermati per un normale controllo i carabinieri non sapevano certo che dal portafogli di Diego Nicolas Mattana sarebbero saltate fuori quattro banconote da cinquanta euro taroccate. Poi l’immediata perquisizione dell’appartamento e il ritrovamento di altre tre banconote false e dell’attrezzatura della loro artigianale (si fa per dire) stamperia.
ARRESTATO – Il giovane diciottenne – colto in flagranza di reato – è stato così arrestato, mentre il diciassettenne è stato denunciato alla procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori con la stessa ipotesi di reato. Anche se per i carabinieri della Compagnia di Cagliari l’indagine non è ancora conclusa, perché non è escluso che altri li abbiano emulati: “Il fenomeno della falsificazione è in costante aumento, per cui continuano i controlli”, ha concluso il comandante Paolo Floris.
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