La storia dei social media cinesi e la “filigrana digitale” sugli screenshot

Ciò che può apparire una soluzione per identificare chi condivide contenuti sensibili rischia di essere uno strumento per controllare e contenere il dissenso attraverso la censura

07/09/2022 di Enzo Boldi

Una sorta di impronta digitale invisibile. Trasparente ma allo stesso tempo contenente informazioni e riferimenti sull’identità digitale (e, di conseguenza, fisica) di chi effettua, attraverso il proprio smartphone (o altri dispositivi come pc o tablet) uno screenshot. Tutto ciò, sotto forma di una filigrana non facilmente percepibile, sta comparendo “all’interno” di alcune immagini “immortalate” dagli utenti che frequentano alcuni social media cinesi. Un’iniziativa che, come ampiamente prevedibile, ha obiettivi dichiaratamente positivi (come quello di “tracciare” gli autori di condivisione di immagini e contenuti sensibili), ma ha risvolti che possono essere anche molto oscuri.

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Iniziamo, però, dal raccontare cosa sta avvenendo su alcuni dei principali social media cinesi. Come riportato da Vice, alcuni utenti si sono accorti della presenza di questa “filigrana digitale” (che dovrebbe contenere informazioni sui singoli utenti) provando a modificare alcune immagini screenshot ricevute o inviate ad altri profili. Giocando con la possibilità di schiarire o scurire queste immagini (ma anche provando a utilizzare scale di colori differenti), hanno riscontrato la presenza – invisibile nella versione originale dello screenshot – di stringhe alfanumeriche.

Social media cinesi e la “filigrana digitale” sugli screenshot

Si tratterebbe, come anche confermato da alcune piattaforme social cinesi che nei mesi passati hanno deciso di procedere con questo stratagemma utilizzando un “watermark” invisibile che si appone (automaticamente) su un’immagine quando si effettua uno screenshot. Il primo a ufficializzare questa strategia, nel febbraio scorso, è stato il forum Douban che consente agli amministratori dei vari gruppi di attivare questa opzione. E ora, secondo quanto visionato da alcuni utenti, anche la piattaforma Zhihu (un sito che si basa sulla dinamica delle “domande&risposte”) ha attivato questo sistema.

Tutto ciò ha una doppia valenza. La prima salta subito agli occhi: con questa filigrana digitale (contenente codici riconducibili a un utente) si riesce a identificare la persona fisica che ha per primo effettuato uno screenshot. Tutto ciò potrebbe essere molto utile per tentare di ridurre la diffusione e la condivisione di foto a sfondo sessuale, cercando di mettere a freno fenomeni come la pedopornografia o il revenge porn.

Il lato oscuro

Ma non è tutto oro quello che luccica. La Cina, come ben noto, non è propriamente la patria della libertà di espressione del pensiero. I siti, i media e le varie piattaforme sono controllate direttamente dal governo e dai suoi ministeri. Quindi, questa “filigrana digitale”, che opera proprio come un’impronta digitale, potrebbe essere un nuovo scalino sulla scala delle censura. Perché quando si parla di “contenuti sensibili” non si fa riferimento solamente a immagini a sfondo sessuale. Con la dinamica dello screenshot “tracciato” potrebbe essere anche condotta una nuova campagna per mettere in silenzio la narrazione contraria al regime di Pechino. Insomma, con questo sistema si potrebbe risalire all’identità di chi condivide post e immagini avverse al governo.

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