Attenzione all’SMS che chiede dati bancari per un pacco bloccato alla dogana

Se ricevete un SMS che parla di un pacco bloccato alla dogana che dovete sbloccare fornendo dati sappiate che è una truffa

30/03/2021 di Ilaria Roncone

Dei tentativi di truffa tramite SMS vi avevamo già parlato nel mese di marzo 2021: un messaggio che arriva e che ti informa che il tuo pacco è stato trattenuto presso il centro di spedizione. Un contenuto verosimile, dal momento che lo shopping online si è incredibilmente intensificato per via della pandemia, ma non vero. Ancora oggi (aggiornamento del 22 ottobre 2021) molte persone stanno ricevendo il messaggio che recita un finto e sgrammaticato «Salve il tuo pacco e stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione. Si prega di seguire le istruzioni qui: link», dove la e senza l’accento che il verbo essere richiede non dovrebbe lasciare dubbi circa l’autenticità dell’SMS.

I casi di smishing – tentativi di truffa via SMS – e phishing – tentativi di truffa via e-mail – sono aumentati nel 2020 e nel 2021 anche a causa della pandemia. Il fatto di utilizzare i propri dispositivi lavorando da casa espone le persone a rischi maggiori rispetto a quando lavorano su reti aziendali maggiormente protette e questa è una delle dirette conseguenze della situazione che stiamo vivendo. Dallo smishing delle Poste al phishing che può benissimo arrivare anche da una mail aziendale, la guardia va tenuta più che mai alta in questo periodo (basti solo pensare che gli attacchi di phishing aziendale sono aumentati del 37% tra la fine del 2019 e il primo trimestre del 2020). L’ultimo caso di smishing di cui si parla in rete e che sempre più persone stanno segnalando è quello di un SMS che parla di un pacco in giacenza domandando dati bancari per poterlo sbloccare.

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SMS pacco IPS, attenzione allo smishing

Si stanno moltiplicando le segnalazioni in rete come quella che vedete sopra, in particolare relativamente a un sms che recita: “Salve, il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione. Si prega di seguire le istruzioni qui: link”. Cliccando su quel link si viene reindirizzati alla pagina di IPS, che cerca di imitare al corriere realmente esistente UBS, traendo in inganno le ignare vittime, che magari stanno davvero aspettando un pacco. La richiesta è quella di fornire una serie di informazioni di conto bancario per sbloccare la presunta merce ferma alla dogana.

Segnalazioni già lo scorso anno anche dalla Polizia

Già lo scorso maggio la polizia postale si era occupata di segnalare tramite i suoi profili social due truffe, una delle quali era relativa a un pacco la cui consegna va sbloccata.

Stessa situazione è stata segnalata sui social a febbraio di quest’anno, stavolta con il corriere TNT. Ora tocca alla versione fake di UBS, con tutti i rischi che ne conseguono.

Per evitare di incorrere in spiacevoli incidenti come il furto di dati personali o addirittura di ingenti somme di denaro occorre avere sempre la massima cautela quando si ricevono messaggi simili. Per prima cosa occorre guardare il mittente e, qualora fosse un’istituzione che conoscete o riconoscete, contattate direttamente per avere conferma. Per individuare agevolmente una truffa prestate attenzione all’ortografia dei messaggi e ai mittenti delle mail (nel caso del phishing).

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