Siria, Erdogan e Putin raggiungono un accordo «storico» e di «importanza fondamentale»

Dopo 7 ore di colloquio, il presidente turco Recep Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin hanno annunciato di aver raggiunto un accordo «storico» sul tema della Siria.

Siria, Erdogan e Putin siglano un accordo che prevede pattugliamenti congiunti

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Con grande soddisfazione i due presidenti hanno esposto in conferenza stampa l’accordo raggiunto dopo lunghi colloqui. «Un accordo storico – lo ha definito Erdogan – per la lotta contro il terrorismo, l’integrità territoriale e l’unità politica della Siria, e per il ritorno dei rifugiati». Ad iniziare è stato Vladimir Putin, dicendo che «il presidente turco mi ha spiegato le ragioni dell’offensiva» e dicendosi convinto che «i sentimenti separatisti nel Nord-Est della Siria, siano stati fomentati dall’esterno». «La regione va liberata dalla presenza illegale straniera» ha continuato il capo del Cremlino annunciando che secondo quanto previsto dall’accordo «di importanza fondamentale per il futuro della Siria» Russia e Turchia pattuglieranno congiuntamente la regione siriano a est e ovest dell’area dove è stata condotta l’operazione turca, entrando fino a 10 km dal confine turco. Rimane esclusa l’area di Qamishli, principale centro curdo nell’area. Nel frattempo le milizie curde hanno annunciato di aver completato il ritiro dalla zona sicura nel Nord Est siriano, come previsto dall’accordo siglato tra Stati Uniti e Turchia.

(Credits immagine di copertina:  © Alexei Druzhinin/Xinhua via ZUMA Wire)

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