La nuova AI che fa tremare il mondo di Hollywood

Si chiama Showrunner e anche se è un po' acerba ha delle potenzialità enormi

15/06/2024 di Redazione Giornalettismo

Il 10 novembre scorso si è concluso, dopo ben 118 giorni, il grande sciopero di Hollywood. Attori, artisti e sceneggiatori hanno protestato – tra le altre cose – anche contro l’utilizzo invasivo (e senza tutela del loro lavoro e del diritto d’autore) di strumenti di intelligenza artificiale nelle grandi produzioni cinematografica. Tutto si è “risolto” con la firma di un accordo, ma ben presto potrebbero iniziare nuove mobilitazioni. Anche se è ancora presto per tracciare un punto della situazione, l’arrivo di Showrunner sembra essere la raffigurazione plastica dei timori che hanno portato alle grandi contestazioni di qualche mese fa.

Showrunner, l’AI che fa tremare (di nuovo) Hollywood

Di cosa stiamo parlando? Si tratta di una piattaforma – basata su un LLM (Show-1) sviluppato da “Fable Stories” (oggi “The Simulation”, che ha sede a San Francisco) – e dell’integrazione con altri agenti AI (GPT-4 e Stable Diffusion) che permette di generare cortometraggi inserendo un prompt (comando) di sole 15/20 parole. Insomma, basterà inserire una piccola trama e scegliere un modello per realizzare – nel giro di pochi minuti – contenuti video fino a 20 minuti. Le potenzialità sono incredibili, come dimostra la simulazione effettuata partendo sulla base di South Park.

Per il momento, si tratta di serie animate. In futuro, però, si potrebbero riuscire a realizzare dei contenuti molto più realistici e “umani”. Tutto dipenderà dal dataset di addestramento (al momento, dicono, si tratta di dati pubblici). Ovviamente occorrerà far riferimento ai nuovi impianti normativi (come l’AI Act e la direttiva Copyright in Europa), ma questo progetto rischia di azzerare parte (in alcuni casi tutte) delle figure necessarie per la realizzazione di film, serie tv e serie animate.

 

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