Giorgia Meloni vuole imitare (quel che era) il Movimento 5 Stelle

Fratelli d'Italia ha creato una pagina del suo sito per chiedere la sfiducia di Conte

03/01/2021 di Enzo Boldi

La democrazia partecipativa attraverso l’agorà del web è stato il sogno interrotto per tantissimi sostenitori (molti dei quali sono diventati ex, per via degli eventi storici) del Movimento 5 Stelle. Poi c’è stato il brusco risveglio e le braccia di Morfeo si sono intorpidite guardando quel che è successo. Ma adesso, all’alba del nuovo anno, Giorgia Meloni prova a imitare i pentastellati lanciando una pagina sul sito ufficiale di Fratelli d’Italia per chiedere agli italiani una firma. La motivazione? «Sfiduciamo il governo Conte».

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«Firma anche tu in sostegno alla sfiducia al Governo Conte. Aiuta Giorgia Meloni a mandare il Governo PD e 5Stelle a casa!», si legge nella pagina della raccolta firme inserita sul sito ufficiale di Fratelli d’Italia. Ovviamente qui numeri serviranno solamente a fare statistica, visto che sarà il Parlamento (Camera e Senato) a dire la sua nel giorno in cui saranno chiamati a votare un’eventuale mozione di sfiducia al governo. Ma il populismo (tipico dei grillini della prima Era), si spinge anche attraverso iniziative web come questa.

Sfiduciamo il governo Conte: Giorgia Meloni crea addirittura un sito

Per partecipare occorre lasciare i propri dati sensibili (nome, cognome, numero di telefono, indirizzo e-mail, regione e comune di residenza). Sì, insomma: quegli stessi dati tanto contestati per le altre iniziative (tramite app o web) dal governo, come l’app Immuni. Ma sappiamo bene come funziona la comunicazione politica (a 360°): se gli altri fanno qualcosa è sicuramente sbagliata; se la stessa cosa la propongo io, è giusta».

Che ci farà con quelle firme

Una raccolta firme che non porterà a nulla. Non esiste alcune legge in Italia che obblighi il Parlamento a votare una sfiducia dopo la raccolta del parere degli italiani. Dopo le elezioni (che si svolgono ogni cinque anni, per la formazione di Camera e Senato), il ‘gioco’ è solo istituzionale. Insomma, un sito populistico per una mozione che non può avere effetti diretti. Sta al Centrodestra proporre una mozione di sfiducia e, non avendo attualmente i numeri parlamentari, andare alla ricerca di qualche scontento che partecipi alla loro (legittima) iniziativa. Senza tirare in ballo siti web.

 

 

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