Alle Iene è stato negato dall’Egitto il permesso di fare un reportage su Patrick Zaki

Permesso negato, quindi, e secondo quanto riporta la redazione le motivazioni del diniego sono definibili «surreali»

09/08/2021 di Ilaria Roncone

Patrick Zaki è stato arrestato ed è detenuto da un anno e mezzo come atto preventivo in attesa di un processo che le autorità egiziane continuano a rimandare. Le Iene si sono occupate della questione – come tanti altri media italiani – con almeno un paio di servizi finora. Reportage che portano la firma di Gaston Zama, che aveva deciso di procedere con una terza parte da girare direttamente in Egitto.

«Seguendo la prassi ci siamo interfacciati con l’ambasciata italiana al Cairo – scrive la redazione de Le Iene – che successivamente ci ha informati di aver provveduto ad inoltrare la nostra richiesta per la realizzazione del reportage, un lavoro per cui è necessaria l’autorizzazione da parte del press-office egiziano». Per press-office egiziano si intende un ufficio indipendente dall’Egypt State Information che si occupa di rilasciare le autorizzazioni necessarie ai corrispondenti stranieri in coordinamento con le autorità egiziane competenti a seconda del caso. Un permesso che, a quanto riportano Le Iene, è stato negato.

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L’Egitto non spiega il perché dell’autorizzazione negata per il servizio su Patrick Zaki

Le Iene hanno fatto richiesta all’ambasciata italiana al Cairo diversi mesi fa, rimanendo in attesa, e solo oggi è arrivata una risposta. «Da parte egiziana ci hanno comunicato letteralmente che lei non può venire in Egitto a fare un reportage sul caso Zaki», ha fatto sapere l’ambasciata dopo aver ricevuto la risposta alla richiesta inoltrata.

«L’ambasciata italiana ci ha comunicato che da parte egiziana non ci rilasciano alcuna autorizzazione e nessun accredito per realizzare un reportage in Egitto sulla vicenda di Patrick Zaki – scrivono Le Iene – e abbiamo chiesto se da parte egiziana avessero in qualche modo motivato il loro diniego». Nessuna motivazione esplicita, solo le parole dell’ambasciata italiana che racconta della telefonata avuta con l’autorità dell’Egitto: «…da parte egiziana ci hanno comunicato letteralmente che lei (Gaston Zama) non può venire in Egitto a fare un reportage sul caso Zaki…della questione se ne sta occupando la magistratura egiziana e al momento non è stata emessa ancora sentenza».

Un reportage non può essere fatto perché non è ancora stata emessa una sentenza, quindi, e «dopo la chiusura del caso e l’emissione della sentenza potremo fare nuovamente richiesta». Quella che alla fine è una mancata spiegazione è stata definita surreale dalle Iene, considerato soprattutto che non si sa né se né quando Zaki verrà processato. «Nella speranza che questa vicenda sia solo un equivoco – hanno concluso Le Iene – rimaniamo in attesa di ulteriori delucidazioni da parte delle istituzioni egiziane, per capire una volta per tutte se questo reportage sia possibile realizzarlo o se sia come sembra, proibito farlo».

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