L’indirizzo di Draghi circola sempre più tra i no-vax su Telegram e la scorta si rafforza

Il Viminale ha deciso di rafforzare la protezione del premier anche in corrispondenza con la sua abitazione

12/11/2021 di Redazione

Vi avevamo parlato di un gruppo su Telegram denominato I Guerrieri che aveva pubblicato l’indirizzo di casa del presidente del Consiglio Mario Draghi. Era stata l’occasione, tra le altre cose, per far partire un blitz della Digos in diverse città italiane e capire perché si continuassero a utilizzare questi canali informatici per diffondere dati sensibili di terze persone. Oggi si apprende che, in seguito a una riunione al Viminale, la scorta per Draghi sarebbe stata rafforzata, anche in virtù di possibili intrusioni no-vax.

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Scorta per Draghi rafforzata, anche nei pressi dell’abitazione privata

Non sarebbero arrivate minacce direttamente al presidente del Consiglio, riporta Leggo. Tuttavia, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha parlato con i vertici delle forze dell’ordine della Capitale per rafforzare le misure di sicurezza del presidente del Consiglio, sia nei pressi dei palazzi istituzionali (che, qualche mese fa, sono stati quasi presi d’assalto dalle proteste dei no-green pass), sia nei pressi della sua abitazione privata.

Possibile, dunque, che queste misure di sicurezza siano anche un effetto del monitoraggio delle chat su Telegram che prendono di mira il presidente del Consiglio imputandogli la responsabilità per le azioni preventive legate al tentativo di contrastare il coronavirus, come ad esempio l’obbligo di green pass per andare a lavorare o per frequentare determinati luoghi con accesso pubblico. Le chat di Telegram, del resto, pullulano di riferimenti a Mario Draghi – compreso, come detto, quello ai suoi dati personali – e questi stessi riferimenti, spesso, non sono propriamente innocui. Evitare l’effetto Capitol Hill – dove i social network hanno avuto un ruolo fondamentale per far aumentare l’hype intorno alle bufale sulle irregolarità nelle elezioni statunitensi che hanno portato Joe Biden alla Casa Bianca – è la parola d’ordine delle autorità romane. Impossibile, dunque, sottovalutare i segnali che – in questi ultimi giorni – stanno arrivando da Telegram.

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