Il nuovo sport italiano: condividere un vecchio scontrino per accusare Carlo Cracco
È tornato sui social un vecchio conto (datato 2018) per una colazione del Café in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano
30/09/2020 di Enzo Boldi
I casi sono due: o tutti coloro che pubblicano indignati l’immagine decidono di fare la stessa identica colazione, oppure la storia ciclica dei social riporta alla memoria vecchi conti pagati per accusare l’ignaro protagonista di questa vicenda. La risposta è nella seconda teoria. Negli ultimi giorni, infatti, su Twitter si è accesa una ‘nuova’ polemica per uno scontrino Cracco: 41 euro per tre spremute di arancio e due bottigliette d’acqua minerale. E da lì sono nati i soliti insulti allo chef. Ma l’immagine è vecchia, del 2018, e le assurde proteste non sembrano aver alcuna logica.
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Partiamo dagli ultimi accadimenti. Un utente ha condiviso su Twitter uno scontrino battuto dal Café della Galleria Vittorio Emanuele a Milano, a due passi dal Duomo. Si tratta del locale dello chef stellato Carlo Cracco: tre spremute d’arancia (a nove euro l’una), una bottiglia da 75 cl di acqua Panna (a sette euro) e un’altra di acqua San Pellegrino (sempre da 75 cl e sempre al costo di sette euro). Un totale di 41 euro servito al tavolo 14. Uno scontrino che, però, abbiamo già incontrato in passato.
Scontrino Cracco, dopo due anni rispunta la stessa foto
Ne avevamo parlato, infatti, il 16 luglio del 2018 in questo articolo. Oltre due anni fa. Stesso scontrino Cracco, stesso ordine (tre spremute d’arancia e due bottiglie d’acqua da 0,75) e stesso conto finale: 41 euro. Stessa cameriera (Marta), stesso tavolo servito. Due anni fa. E ora, si tornano a fare polemiche e ad aizzare proteste, senza considerare la minima possibilità di scelta, c’è il libero arbitro di Dantesca memoria, che ogni cliente ha di scegliere il locale che più l’aggrada.
La libera scelta
I prezzi dei locali di Cracco sono quelli e poco si discostano da quelli di altri bar della zona (che, per le loro location esclusive nel luogo più visitato di Milano, pagano affitti altissimi). Insomma, tutti sanno come funziona, e non è una novità. Così come non è nuovo quello scontrino che, a distanza di ogni due anni, è tornato a essere virale. Aizzando le ennesime accuse allo chef.
(foto di copertina: da Twitter + Profilo Instagram di Carlo Cracco)