Altro che Cracco: ma avete mai ordinato una bottiglia d’acqua in Galleria a Milano?

In questi giorni si sta assistendo a un attacco sistematico nei confronti dello chef Carlo Cracco. Dopo l’apertura del suo Bistrot in Galleria a Milano, infatti, l’ex giudice di MasterChef ha dovuto fronteggiare prima le critiche per la perdita di una stella Michelin, poi quelle per la sua versione della pizza, infine – ultima in ordine cronologico – quella per il prezzo eccessivo di una bottiglietta di Acqua Panna da 0,75 l offerta ai propri clienti a 7 euro. Tre indizi fanno una prova: qualcuno sta cercando – per qualche motivo – di screditare la figura dello chef almeno sui social network.

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Dopo aver accertato, grazie al parere di Gino Sorbillo (re della pizza napoletana), il valore della pizza proposta da Cracco nel suo locale milanese e dopo aver specificato che questo prodotto non è mai stato indicato nel menu come pizza napoletana o pizza margherita, ma come pura rivisitazione in chiave gourmet, passiamo alla vicenda dell’Acqua Panna da 7 euro.

ACQUA PANNA CRACCO, STORIA DI UNA POLEMICA STRUMENTALE NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Nella giornata mondiale dell’acqua abbiamo fatto un giro nei locali più in della Galleria a Milano. La nostra analisi si basa su pasticcerie/bar che si trovano nello stesso luogo del ristorante di Cracco, che si rivolgono a un target di clientela alto e che offrono prodotti di un certo standard qualitativo. Siamo entrati nella Pasticceria Marchesi, nella Pasticceria Savini e nel bar di fronte alla boutique di Gucci.

ACQUA PANNA CRACCO, I PREZZI NELLA PASTICCERIA MARCHESI

Il risultato è davvero evidente. Nella pasticceria Marchesi (di proprietà di Prada), un’acqua San Pellegrino (stesso gruppo di Acqua Panna) da 0,75 costa 8 euro, mentre la bottiglietta da 0,25 ha un costo di 5 euro. Tra i 5 e gli 8 euro sono anche i prezzi delle altre marche di acqua, dalla celebre Perrier, fino ad arrivare alla Surgiva (in vari formati) e alla Lauretana.

ACQUA PANNA CRACCO, I PREZZI NELLA PASTICCERIA SAVINI

La pasticceria Marchesi offre uno sguardo sul locale di Carlo Cracco. Sono in pratica dirimpettai. E, a quanto pare, applicano una politica sui prezzi delle loro acque piuttosto in linea tra loro. Qualche passo più avanti, invece, c’è la pasticceria Savini. Si tratta di un locale storico che opera a Milano dal 1867. La sua offerta è addirittura più alta: le acque proposte non sono propriamente commerciali. Si va dall’italiana Fonte Etrusca (1 litro, 18 euro), alla francese Saint Geron (0,75 l, 23 euro), passando per la spagnola Solàn de Cabras (1 litro, 28 euro) e per la norvegese Voss (0,80 l, 22 euro).

ACQUA PANNA CRACCO, I PREZZI NELLA GALLERIA RESTAURANT & PIZZA

Infine, per completare l’indagine, abbiamo anche visitato un altro locale – sempre in Galleria – non particolarmente famoso (Galleria Restaurant & Pizza), ma collocato comunque in uno dei punti di Milano più frequentati dai turisti. Il prezzo di un’acqua generica da 0,75 l (non viene specificata la marca) è di 6 euro, anche qui in linea con il prezzo proposto da Cracco per la sua Acqua Panna.

Risultato? L’attacco a Carlo Cracco e alla sua acqua da 7 euro è assolutamente strumentale. Il privato può proporre al pubblico la tariffa con il conseguente margine di guadagno che ritiene più opportuno e, a quanto pare, la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano presenta una certa omogeneità da questo punto di vista.

Chiaro che poi i prezzi in altri locali (o al supermercato: sui social network è stato fatto persino il confronto tra Cracco e il discount sotto casa) siano diversi e più bassi. In questi punti di alta ristorazione, inseriti in un contesto strategico come uno snodo turistico particolarmente appetibile, si paga anche l’esperienza che si offre al cliente. Tutte le altre chiacchiere – è il caso di dirlo – sono acqua fresca.

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