La faccia di Trump mentre fa una figuraccia a livello mondiale sulle fake news condivise sui social | VIDEO
La giornalista Savannah Guthrie lo ha incalzato e la sua spiegazione è stata pessima
16/10/2020 di Enzo Boldi
Dopo quanto accaduto la scorsa notte (italiana), forse Donald Trump avrà ripensato alla sua decisione di partecipare al dibattito Presidenziale con Joe Biden in presenza e non a distanza (come invece richiesto dalla Commissione dibattiti dopo la sua positività al Coronavirus). Perché davanti a lui ha trovato la schiena dritta della giornalista Savannah Guthrie che lo ha incalzato sulle numerose fake news condivise dal suo profilo Twitter. E la faccia del Presidente uscente degli Stati Uniti vale molto di più del suo tentativo di spiegazione.
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Durante il dibattito, la giornalista ha rivolto una domanda semplice e molto chiara a Donald Trump: «Proprio questa settimana, ha ritwittato ai suoi 87 milioni di followers la teoria del complotto che Joe Biden avrebbe orchestrato per far cessare l’esistenza del Seal team six (un corpo speciale militare di élite statunitense, ndr) per coprire la falsa morte di Bin Laden. Perché dovrebbe dire una bugia del genere ai suoi followers?». Una domanda che va dritta al punto: Perché un Presidente dovrebbe condividere sui social della bufale ampiamente smentite? Questa la reazione e l’arrampicata degli specchi di Trump.
#SavannahGuthrie ha incalzato #Trump inchiodandolo alle sue responsabilità.
Il presidente degli Usa non può ritwittare fakenews come fosse “uno zio pazzo”.
Questo confronto conferma quale sia la strategia di Trump: manipolare l’opinione pubblica per mezzo della disinformazione. pic.twitter.com/4Bvurd77Ji
— laura boldrini (@lauraboldrini) October 16, 2020
Savannah Guthrie, la giornalista che ha inchiodato Trump alle sue responsabilità
Le difficoltà nel rispondere a questa domanda si vedono sul volto del numero uno della Casa Bianca che ha provato a giustificarsi così: «Era un retweet, era l’opinione di qualcun altro. La gente può decidere per se stessa. Io non prendo una posizione». Insomma: non so, non condivido ma condivido (sui social). E allora Savannah Guthrie lo punge ricordandogli le sue responsabilità: «Lei è Presidente, non è lo zio pazzo che può ritwittare qualunque cosa».
Le unghie sullo specchio
E Trump prova a tirare in mezzo i media di cui non si fida, perché corrotti, e il fatto che lui sia solito fare tanti retweet. E che lui usa i social per diffondere la voce. Ma quella voce era falsa. E allora Trump cambia discorso dicendo che la vera voce è quello che lui ha fatto e sta facendo per gli Stati Uniti.
(foto di copertina: da Twitter, MSNBC)