Sardegna, attacco hacker: migliaia di file sul dark web

Coinvolte anche direzioni di Enti locali e Protezione civile

25/06/2022 di Redazione

Nel sito istituzionale della regione Sardegna, la stessa amministrazione fa riferimento alla “pubblicazione nel dark web di cartelle contenenti dati personali dei propri dipendenti e degli utenti di alcune direzioni generali”. La Regione, come si legge su un comunicato pubblicato sul sito istituzionale, fa sapere di esserne al corrente dallo scorso 17 giugno e che “la documentazione illegittimamente divulgata potrebbe arrecare conseguenze ai diritti degli interessati coinvolti quali ad esempio l’usurpazione di identità, la perdita di controllo da parte degli interessati sui dati personali che li riguardano”. Coinvolte anche direzioni di Enti locali e Protezione civile. È quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.

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“Il dark web – comunica la Regione Sardegna agli interessati – è una rete che offre i contenuti attraverso un indirizzo nascosto che non permette di individuare facilmente il proprietario del sito, accessibile soltanto utilizzando uno strumento specifico, il browser Tor, progettato per assicurare l’anonimato sulle reti di computer”. Oggetto della divulgazione sono dati anagrafici (documenti di identità, curriculum vitae, numeri di cellulare), dati sanitari, informazioni sul proprio stato patrimoniale e finanziario. Tra i dati sottratti ci sarebbero anche Green pass. Complessivamente si tratta di migliaia di file pari a 155 giga. Sul dark web, si legge nel sito di Repubblica, sarebbero finiti anche verbali di verifiche e sopralluoghi relativi ad abusi edilizi con migliaia di foto allegate, cartelle esattoriali, informazioni sul demanio marittimo. Da parte sua, per mitigare le conseguenze della divulgazione illegittima, la Regione consiglia a dipendenti e utenti coinvolti di fare particolare attenzione alla posta elettronica e ai messaggi istantanei (WhatsApp) che possono diventare veicolo di phishing a scopo fraudolento, e poi di aggiornare tutte le proprie password.

UPDATE: L’articolo è stato modificato nella sua parte iniziale, dove si parlava – in maniera non corretta – di un nuovo attacco hacker

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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