Il San Raffaele di Roma smentisce la notizia di «personale medico infettato da Covid»

14/06/2020 di Enzo Boldi

Questa mattina il quotidiano La Repubblica aveva parlato di alcuni casi di contagio tra il personale medico che opera e lavora all’interno dell’Ospedale San Raffaele di Roma, in zona Pisana. Con una nota diffusa dall’IRCCS, si smentisce questa notizia, sottolineando una collaborazione attiva e trasparente della struttura con la Asl Roma 3 e la Regione Lazio dopo il focolaio esploso nei giorni scorsi nella capitale. Nel frattempo proseguono le analisi dopo il presunto collegamento tra quel cluster di contagi e i due operatori Rai di Saxa Rubra risultati positivi al Covid nei giorni scorsi.

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«In relazione ad una ‘anonima’ intervista di un presunto infermiere, apparsa oggi sul quotidiano La Repubblica, l’IRCCS San Raffaele ribadisce che con la piena ed incondizionata collaborazione della Struttura, la ASL RM 3 e la Regione Lazio stanno proseguendo l’indagine epidemiologica volta all’accertamento di quanto e del perché accaduto – si legge nella nota diffusa questa mattina -. Ogni illazione, pertanto, è allo stato del tutto priva di riscontro e si smentiscono le affermazioni contenute nell’articolo, ivi compresa la falsa affermazione secondo la quale vi sarebbero stati casi di positività tra il personale medico».

San Raffaele di Roma smentisce il contagio del personale medico

Come spiega il San Raffaele di Roma, dunque, non sarebbe risultato positivo al tampone Covid-19 alcun operatore medico che lavora all’interno della struttura della Pisana. Per quel che riguarda il cluster, che finora ha portato a un focolaio capitolino che conta 104 infezioni da Coronavirus, l’IRCCS ha spiegato: «Si ricorda, peraltro, che sin dal 9 marzo 2020 nessun familiare ha avuto accesso alla struttura se non in pochissimi casi debitamente autorizzati e strettamente controllati e con l’applicazione di tutte le relative cautele. Si ringraziano, infine, tutti i nostri dipendenti, medici, infermieri, operatori sanitari, fisioterapisti ed amministrativi per la loro immensa dedizione e abnegazione professionale, unitamente ai Dirigenti e Tecnici della ASL RM 3 e della Regione Lazio per la tempestività del loro intervento e la notevole professionalità dimostrata sin qui nell’impegno comune per il contrasto alla diffusione virus».

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