Forse Salvini, dopo i falli in chat, non userà mai più Twitch

È successo nel corso della maratona pre-elettorale. Le cose non sono andate bene, evidentemente, né prima, né dopo

27/09/2022 di Gianmichele Laino

C’è un posto, tra le piattaforme social, che è particolarmente irriverente. E chi ha utilizzato Twitch in passato lo sa bene. Si tratta proprio delle chat della piattaforma di streaming, dove – di solito – la moderazione è affidata agli utenti che, spesso, si ritrovano a gestire una mole di messaggi complicati molto più grande di loro. Impossibile, insomma, da gestire. È un po’ quello che è successo a Matteo Salvini su Twitch: il leader della Lega, infatti, aveva provato a fare una sorta di maratona pre-elettorale a social network riuniti, sfruttando proprio tutti gli account creati per la sua promozione elettorale, sia quelli storici (come Facebook, ad esempio), sia quelli di nuova generazione come, appunto, Twitch. Tuttavia, la sua chat su Twitch è stata letteralmente sommersa da peni.

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Salvini su Twitch e i peni trasmessi in chat

Mentre il leader della Lega stava parlando con il governatore della Lombardia Fontana, le sue chat si stavano riempendo di simboli fallici. Che hanno costretto i social media manager della Lega a interrompere la diretta. Era diventata davvero ingestibile: Twitch non deve aver perdonato due cose a Matteo Salvini. La prima è un errore di concetto: non si può risultare credibili dopo aver cambiato opinioni troppe volte. Non è un caso se il voto giovanile – quello degli utenti che maggiormente utilizzano Twitch, insomma – non ha affatto premiato la Lega (soprattutto se si confronta con il successo avuto tra Gen Z e Millennials di partiti come Azione o dell’alleanza Verdi-Sinistra). La seconda è un errore di piattaforma: non si può essere credibili su un social network se quest’ultimo non viene presidiato costantemente e non soltanto in alcune occasioni.

La strategia migliore per utilizzare Twitch da parte del leader della Lega sarebbe stata quella – che ad esempio è stata impiegata da Giuseppe Conte – di farsi ospitare nelle live degli streamer di lungo corso, di quelli che hanno già un pubblico su Twitch e che, per questo motivo, sono abituati a fronteggiare anche casi di emergenza come quelli rappresentati dalle chat incontrollabili. Invece, a Salvini è andata così. E il risultato delle elezioni, forse, ne è prova schiacciante.

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