Salvini risponde alla critiche per il video in cui ‘imita’ il Papa: «A sinistra sono parrucconi»

02/01/2020 di Enzo Boldi

Come spesso gli capita, Matteo Salvini è finito nel mirino delle critiche per quella goffa (e improvvida) imitazione del momento di rabbia che ha colpito il Pontefice la notte dell’ultimi dell’anno. Il suo video sulle nevi in compagnia della fidanzata Francesca Verdini – e pubblicato sui suoi profili social – non è stato apprezzato da molti e sul leader della Lega sono piovute diverse critiche. Ma lui non ci sta, spiega che non si trattava di una presa in giro di Francesco. Insomma, Salvini imita il Papa, ma la colpa è della Sinistra che non rispetta le donne.

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Intervistato dal quotidiano La Stampa, il leader della Lega ha replicato piccato alle accuse che gli sono piovute addosso poco dopo la pubblicazione di quel filmato. «Ora tutti mi criticano perché ho giocato con Francesca dicendo che non rispetto il Papa. Ma fatevi una risata – ha attaccato il segretario e senatore del Carroccio -, cominciamo il 2020 con una carezza e in allegria, non con il musone. Questi della sinistra sono dei parrucconi».

Salvini imita il Papa, ma se la prende con la Sinistra

E il suo attacco a sinistra non finisce qui e va a puntare il dito anche contro le femministe e l’Islam: «Ho rispetto per il Papa che ha sempre parlato di accoglienza con limiti e prudenza. Sottoscrivo. Poi il pontefice si rivolge al mondo, io agli italiani. Io critico i benpensanti della sinistra e le femministe che non difendono le donne dalla subcultura islamica».

La supercazzola continua

Insomma, lui non rinnega il video in cui Salvini imita il Papa, ma passa al contrattacco buttandola, come si dice a Roma, in caciara. Perché il suo ultimo attacco, sempre tra le colonne de La Stampa, è ancora alla politica dell’accoglienza. Secondo il leader della Lega, infatti, non si possono spalancare le porte all’Islam e predicare il rispetto per le donne. Alla fine, però, non ha detto che forse quel suo video era di pessima qualità. Una supercazzola come sempre, anche all’indomani dell’inizio del 2020.

(foto di copertina: da profilo social di Matteo Salvini)

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