«Il gaming online come rimedio anti-solitudine tra i più giovani. Mancano le regole nelle famiglie»

L'intervista a Davide Dal Maso, giovanissimo fondatore dell'associazione no-profit Social Warning

09/02/2021 di Enzo Boldi

Lo abbiamo letto nei report delle denunce raccolte dalla Polizia Postale e nei dati raccolti dall’Osservatorio InDifesa di Terre des Hommes e ScuolaZoo: nell’anno della pandemia, è cresciuto esponenzialmente l’utilizzo di internet e dei social network. Una crescita costante che ha portato con sé anche alcune problematiche che spesso coinvolgono – sia nel ruolo di vittime sia in quello di protagonisti – i più giovani. In occasione del Safer Internet Day 2021, abbiamo parlato di tutto ciò con Davide Dal Maso, giovane fondatore dell’associazione no-profit ‘Social Warning – Movimento Etico Digitale’ che dal 2018 propone progetti di educazione digitale anche nelle scuole.

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L’associazione ha realizzato un Osservatorio Scientifico sull’educazione digitale che ha coinvolto 10mila giovani tra i 12 e i 16 anni. «Dai dati che abbiamo raccolto – ha detto Davide Dal Maso a Giornalettismo – è emersa una nuova tendenza che coinvolge i ragazzi e la rete. Il gaming, infatti, viene visto come rimedio anti-solitudine in quest’epoca condizionata dalla pandemia globale da Covid e tutte le restrizioni che stiamo vivendo sulla nostra pelle da quasi un anno». Il gaming è solo uno degli aspetti della rete in crescita nell’ultimo anno.

«Nel 2020 – prosegue Dal Maso – è raddoppiato il tempo che i giovani hanno trascorso online». Un dato evidente, proprio a causa della pandemia che, soprattutto nella prima fase, ha azzerato le interazioni sociali dal vivo. Ma questo fenomeno in costante aumento fa emergere anche alcune criticità legate al comportamento delle famiglie. Il tutto è stato riassunto anche con i numeri.

«Se da una parte è raddoppiato il tempo trascorso in rete dai più giovani, dall’altro si sono dimezzati controlli e regole da parte delle famiglie». Un discorso in linea con quanto richiesto, attraverso uno spot istituzionale, anche dal Garante per la Protezione dei dati personali dopo gli ultimi fatti di cronaca legati a un utilizzo errato dei social network.

Safer Internet Day 2021, l’intervista a Davide Dal Maso

Dai dati raccolti dall’Osservatorio di Social Warning, emerge anche una fotografia delle deviazioni della rete.

Numeri ben noti e che viviamo quotidianamente tra i fatti di cronaca che leggiamo sui diversi quotidiani. Ma questa non deve essere la demonizzazione della rete. Come ricorda Davide Dal Maso, Social Warning non nasce per demonizzare la rete, ma per tentare di offrire un’educazione digitale ai più giovani. Per inseguire questo obiettivo, la sua associazione offre alle scuole delle lezioni rivolte ai ragazzi: 200 volontari che si alternano per indicare agli studenti le linee guida da seguire per convivere con l’ecosistema digitale. E, con una generazione iper-connessa, occorre trovare quell’equilibrio per la coesistenza tra modernità e legalità. Con questo obiettivo è nata la campagna #EquilibriDigitali: «Si tratta di incontri di formazione gratuita nelle scuole rivolti non solo ai giovani, ma anche ai genitori. Perché occorre un’educazione civica digitale e sono proprio i ragazzi a chiedere maggiore equilibrio». E, in tutto questo, anche gli adulti hanno un ruolo ben preciso e fondamentale nella crescita dei figli e della generazione che stanno crescendo e cresceranno in un mondo sempre più digitale. Sempre più connesso.

(foto di copertina: Davide Dal Maso, Social Warning – Movimento Etico Digitale. Foto di Alberto Massignan)

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