Secondo l’intelligence britannica, la Russia vuole tagliare fuori l’Ucraina da notizie e informazioni

Un dispaccio ha segnalato i ripetuti tentativi di colpire le infrastrutture che permettono al Paese di essere connesso all'informazione

07/03/2022 di Gianmichele Laino

Il tentativo è quello di imporre il silenzio. Del resto, il flusso delle informazioni su Russia e Ucraina si sta dimostrando uno dei principali ostacoli per la conquista del Paese da parte dell’esercito russo: una grande quantità di informazioni sui danni creati dall’esercito di Mosca, le ripetute comparse in video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, le tante immagini di cittadini ucraini che fanno squadra, che offrono gesti di solidarietà, che intonano canti patriottici non stanno facendo altro che alimentare la resistenza ucraina. Per questo motivo, secondo l’intelligence britannica che risponde al ministero della Difesa, la Russia sta cercando di distruggere tutte le infrastrutture media in Ucraina, per evitare che la locale popolazione possa avere accesso a informazioni e notizie diverse rispetto a quelle che vorrebbe invece far circolare la propaganda russa.

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Russia colpisce media ucraini per evitare la circolazione di notizie

«La Russia sta probabilmente mettendo nel mirino le infrastrutture per la comunicazione dell’Ucraina, in modo tale da ridurre l’accesso all’informazione attendibile per i cittadini del Paese. La Russia ha colpito, nella serata di ieri, una torre televisiva a Kharkiv, causando una sospensione delle trasmissioni. Ciò fa seguito a un simile tentativo di colpire la torre televisiva di Kiev il 1° marzo. Anche l’accesso a internet in Ucraina è altamente compromesso a causa di danni collaterali causati dai raid russi alle infrastrutture. Nelle scorse settimane, problemi con internet sono stati segnalati a Mariupol, Sumy, Kiev e Kharkiv».

Occorre riportare che, proprio nei giorni scorsi, una interlocuzione tra il presidente ucraino ed Elon Musk ha portato all’installazione, in Ucraina, del sistema di Starlink che permetterebbe un accesso a internet per la popolazione ucraina, o per parte di essa, nel caso in cui le comunicazioni e le connessioni alla rete globale dovessero interrompersi. Il fatto che la guerra in Ucraina sia, tra le altre cose, una guerra a livello comunicativo è parso subito evidente: non è un caso che, in piena invasione, la Russia – da parte sua – ha varato una legge che punisce con il carcere fino a 15 anni chi dovesse diffondere fake news sull’esercito di Mosca. Questo per tutelarsi, ovviamente, dalla libera informazione interna. Ma, evidentemente, alla Russia questo controllo all’interno dei propri confini non basta più.

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